Arcivescovo celebra messa per i 50 anni dalla morte di Luigi Calabresi
""Commissario Luigi Calabresi: un servitore dello Stato, apprezzato per le sue qualità"
Arcivescovo celebra messa per i 50 anni dalla morte di Luigi Calabresi
"Commissario Luigi Calabresi: un servitore dello Stato, apprezzato per le sue qualità, marito amato e padre rimpianto. Cinquanta anni fa ha subito una violenza ingiusta, insensata, spaventosa".
Sono le parole dell'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, alla messa in suffragio nel cinquantesimo anniversario dell'omicidio del commissario Calabresi. Alla celebrazione, nella chiesa di San Marco, partecipano la vedova, Gemma Capra, e i tre figli Mario, Paolo e Luigi. Presenti tra le autorità civili e militari il prefetto di Milano, Renato Saccone, la vicesindaca Anna Scavuzzo e l'assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia, Riccardo De Corato. "Non possiamo tacere il nostro spavento nel constatare che c'è un seme di violenza nel cuore umano, incomprensibile, minaccioso spesso irriconoscibile finché non porta i suoi frutti maledetti".
Monsignor Delpini: "Esempio Calabresi ci da fiducia su capacità di sconfiggere la violenza"
Eppure ci sono donne e uomini, come il commissario Calabresi, che contribuiscono a sradicarlo", ha detto Delpini. "Esempi come quelli di Luigi Calabresi - ha aggiunto l'arcivescovo, che presiede la cerimonia - ci danno fiducia sul fatto che l'umanità è ancora capace di vincere la violenza, se trova uomini capaci di sacrificio". Prima della messa una corona del Comune è stata posta in via Cherubini, dove Calabresi fu assassinato il 17 maggio del 1972.