Bimba morta di stenti, i giudici: "Alessia Pifferi può affrontare processo"
I giudici: "Non emerge alcun elemento che lascia dubitare della piena capacità di partecipare al processo"
Bimba morta di stenti, i giudici: "Alessia Pifferi può affrontare processo"
Alessia Pifferi, la donna accusata di omicidio volontario pluriaggravato per aver lasciato morire di stenti nella sua culla la figlia Diana di soli 18 mesi, può stare nel processo. Lo ha stabilito la corte di Milano, presieduta dal giudice Ilio Mannucci Pacini.
I giudici: "Non emerge alcun elemento che lascia dubitare della piena capacità di partecipare al processo"
''Non emerge alcun elemento che lascia dubitare della piena capacità di partecipare al processo'' è la risposta della corte alla richiesta avanzata dalla difesa della donna, l'avvocato Alessia Pontenani la quale sostiene invece che la sua assistita, secondo alcune relazioni del carcere, possa avere ''un possibile deficit cognitivo''.
Rigettata la perizia medico psichiatrica chiesta dalla difesa
Per i giudici l'ipotetico deficit cognitivo, prospettato solo in una relazione sanitaria del 2 novembre 2022, ''neanche se fosse accettato potrebbe costituire un elemento per escludere la capacità di partecipare al processo'' per questo rigetta la perizia medico psichiatrica chiesta dalla difesa e stabilisce che Alessia Pifferi ha ''la capacità di stare nel processo".