Bozzoli, appello del suocero: "Si costituisca per il bene di moglie e figlio"

L'appello del suocero di Giacomo Bozzoli, fuggito dopo la condanna in Cassazione con moglie e figlio di nove anni: "Questa vicenda mi sta distruggendo"

Redazione
Giacomo Bozzoli (Lapresse)
Milano

Bozzoli, l'appello del suocero: "Si costituisca per il bene della moglie e del figlio"

"Questa vicenda mi sta distruggendo. Mi auguro che il compagno di mia figlia si costituisca al piu' presto per il bene suo ma soprattutto per quello di mia figlia e del mio nipotino". E' l'appello rivolto a Giacomo Bozzoli da Daniele Colossi, il padre di Antonella, affidato all'avvocato Massimiliano Battagliola. Da tre giorni Giacomo, Antonella e il figlio di nove anni sono in fuga dopo la sentenza che ha confermato l'ergastolo per l'imprenditore. "Per quanto mi riguarda posso solo dire - prosegue il suocero di Bozzoli - che nella vita ho sempre lavorato onestamente e rispettato la legge. Mi sono messo subito a disposizione degli inquirenti perche' credo sia la cosa migliore per tutti. Spero che questa vicenda si concluda al piu' presto".

L'emissione del mandato di arresto europeo per Bozzoli

Solo ieri il presidente della prima sezione penale del tribunale di Brescia Roberto Spanò ha firmato il decreto di latitanza di Giacomo Bozzoli, con contestuale emissione di un mandato di arresto europeo. Nella giornata di mercoledì 3 luglio i carabinieri di Brescia hanno perquisito la casa di Soiano, sul lago di Garda, dove ha la residenza Giacomo Bozzoli. E' qui che i carabinieri avevano bussato dopo la sentenza della Cassazione per eseguire la condanna all'ergastolo, portandolo in carcere, ma non lo avevano trovato.

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