Ca' di Ciapp: la storia delle scandalose statue liberty a Milano. FOTO

A inizio Novecento Palazzo Castiglioni fu al centro di una bufera per le scandalose statue di due donne seminude rappresentanti la Pace e l'Industria

Milano
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Ca' di Ciapp: la storia delle scandalose statue liberty a Milano 

Un palazzo "scandaloso" nel cuore di Milano, ancora oggi conosciuto come "Ca' di ciapp". Non un edificio qualunque: situato in corso Venezia 47, Palazzo Castiglioni ospita la sede dell'Unione del Commercio della Provincia di Milano. Ma nel 1904 fece parlare moltissimo di sè per altro. Ovvero per le decorazioni della facciata in stile liberty realizzate da Ernesto Bazzaro. Ed in particolare per due statue, allegorie della Pace e dell'Industria, che finirono al centro di una clamorosa polemica per la procacità sensuale e provocatoria delle due figure, prosperose e seminude, che mostravano con generosità le loro grazie ai passanti. Scioccandoli.

La storia di Palazzo Castiglioni e delle scandalose statue

Ha recentemente ripercorso la storia dell'edificio e delle sue statue scandalose il Corriere della Sera. Il committente era l'ingegnere Ermenegildo Castiglioni Marazzi, che chiese all'architetto Giuseppe Sommaruga di realizzare il palazzo come simbolo della propria grandezza, ma anche come trionfo del liberty milanese.

I pettegolezzi iniziarono ben presto già per la scelta di decorare in stile Liberty Palazzo Castiglioni, in una via con altri edifici caratterizzati da un più sobrio stile neoclassico. Mano a mano che il cantiere procedeva, emergevano le figure fantasiose ed esuberanti che animavano la facciata. Sino alla scandalosa coppia scolpita da Bazzaro. La Pace e l'Industria, che sfacciatamente esibivano il fondoschiena. Da qui il nome di "Ca' di Ciapp", con cui i milanesi ribattezzarono il palazzo. Tra il 1903 ed il 1904 la polemica montò, divenendo anche un caso editoriale, con il Guerin Meschino che dedicò una intera serie di vignette alla vicenda.

Milano, le statue da "Ca' di Ciapp" a villa Faccanoni

Le polemiche giunsero al punto che Castiglioni si arrese e per placare voci e pettegolezzi decise di far rimuovere le due sculture, inserendo al loro posto un più sobrio bassorilievo. Cosa ne è poi stato delle due sculture? L'architetto Sommaruga non le distrusse ma le mise in salvo. Quando gli fu chiesto di progettare villa Faccanoni in via Buonarroti 48, recuperò le due sculture e, d'accordo con i committenti, le collocò su un lato della villa, al riparo di alcuni alberi del giardino. Oggi l'edificio è sede della clinica privata Columbus. E le statue sono ancora al loro posto.

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