Caso La Russa Jr, l'avvocato: "Nessuna denuncia tardiva della ragazza"

Intanto spunta un breve video dove si vedono velocemente i ragazzi che ballano, i dj in consolle e altri giovani al bancone del bar

a cura della redazione
Ignazio La Russa e Leonardo La Russa
Milano

Caso La Russa Jr, Ignazio: "Non rifarei la dichiarazione su mio figlio"

Torna a parlare, Ignazio La Russa, sul caso che vede coinvolto il figlio Leonardo Apache, accusato di stupro. Ma questa volta lo fa con cautela: "Nella mia nota mi riferivo alla scelta del difensore, la ragazza non c'entrava nulla. Non rifarei quella dichiarazioni perché non sono stato bravo a far capire che non volevo attaccare la ragazza".

Caso La Russa Jr, spunta un breve video: i pm cercano l'intero filmato

I pm che indagano sulla vicenda del presunto stupro che coinvolgerebbe il figlio di Ignazio La Russa hanno chiesto agli investigatori di acquisire, nella sua interezza, un filmato pubblicato sui social da uno dj presenti, lo scorso 18 maggio, alla discoteca Apophis.

Si vedono velocemente i ragazzi che ballano, i dj in consolle, altri giovani al bancone del bar

Il girato è uscito sui social nella versione da trenta secondi. Come riporta Repubblica, si vedono velocemente i ragazzi che ballano, i dj in consolle, altri giovani al bancone del bar. E il logo della serata: “Eclipse”. La stessa durante la quale, lo scorso 18 maggio, nella discoteca Apophis di Milano, erano presenti Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, e la ragazza che alcuni giorni dopo lo ha denunciato per violenza sessuale.

Prosegue l'indagine: si punta sulle testimonianze di chi era presente quella notte nel club

Intanto proseguono le indagini dopo la denuncia della ventenne.  L’inchiesta della pm Rosaria Stagnaro e dell’aggiunto Letizia Mannella, che coordinano il lavoro della Squadra mobile guidata da Marco Calì, non sta puntando sulle telecamere di videosorveglianza della discoteca. Si punta sulle testimonianze di chi era presente quella notte nel club e, nel caso rivelasse contenuti interessanti, sul video della serata uscito sui social.

Due pesi massimi per difendere il dj amico di La Russa junior

Per la difesa di Tommaso Gilardoni, il dj e amico di Leonardo Apache La Russa, anche lui indagato per violenza sessuale dopo la denuncia di una 22enne, entrano in campo due legali 'di peso': il professore e avvocato Alessio Lanzi, ex componente del Csm e già difensore, tra gli altri, di Fedele Confalonieri nei procedimenti Mediaset e Mediatrade, e Luigi Stortoni, anche lui professore che ha difeso, tra gli altri, in passato Roberto Formigoni.

Le nomine non sono ancora arrivate formalmente in Procura a Milano per questioni tecniche, ma i due professori di diritto (Stortoni è professore emerito dell'Università di Bologna), da quanto si è saputo, assisteranno Gilardoni. Intanto, la copia forense del telefono sequestrato al figlio del presidente del Senato dovrebbe essere effettuata a inizio della prossima settimana, probabilmente lunedì.

Il legale della ragazza: "Nessuna denuncia tardiva"

Nessuna denuncia tardiva per il caso di presunta violenza sessuale da parte di una 22enne a carico di Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato. È quanto ha sottolineato il legale della giovane, l'avvocato Stefano Benvenuto che sottolinea "di aver depositato nell'immediatezza dei racconti della ragazza, alla sua presenza, formale querela senza attendere nemmeno un giorno". Secondo il legale "non è da considerarsi assolutamente un deposito volutamente tardivo o strumentale" perché la giovane - continua Benvenuto - "prima del deposito della querela non ha avuto alcun incontro con il difensore" a conferma questo "che non v'è stata alcuna strategia difensiva".

Per il legale, inoltre, "i 40 giorni trascorsi, infatti, oltre che essere assolutamente giustificabili e legittimi, sono anche stati sufficienti a convincere l'interessata, in via del tutto autonoma a voler querelare secondo la propria ricostruzione dei fatti che certamente verrà valutata dalla magistratura e il fatto che si torni, pubblicamente a dichiarare che sia stato un deposito volutamente tardivo, viene considerato come un maldestro tentativo di infangare i racconti di una povera ragazza che nulla a che fare con il mondo politico".

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