Chiara Ferragni, 200mila euro al "Progetto Ruth" per chiudere il contenzioso con Codacons
Pandoro-Gate, l'influencer Chiara Ferragni devolve 200mila euro al progetto di Caritas e in questo modo Codacons rinuncia alla querela
Chiara Ferragni, 200mila euro al "Progetto Ruth" per chiudere il contenzioso con Codacons
Anche una donazione da 200mila al "Progetto Ruth" della Caritas italiana. Tanto ha devoluto Chiara Ferragni nella giornata di lunedì 10 febbraio a titolo personale, nell'ambito dell'accordo transattivo raggiunto tra l'imprenditrice digitale, il Codacons e l'Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi, in relazione al cosiddetto Pandoro-gate. Ferragni, infatti, è stata rinviata a giudizio con l'accusa di truffa aggravata.
A fine dicembre, il Codacons aveva annunciato l'accordo, finalizzato a “porre fine a ogni reciproca contestazione e favorire una distensione dei rapporti”. L'intesa prevedeva un risarcimento per i consumatori che avevano acquistato il pandoro “Pink Christmas” e il rimborso delle spese legali sostenute dalle due associazioni nei vari procedimenti giudiziari. Tra le condizioni pattuite, era previsto anche il versamento di 200mila euro a un ente scelto di comune accordo tra Ferragni e il Codacons, con preferenza per iniziative di sostegno alle donne vittime di violenza.
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La donazione di Chiara Ferragni e la rinuncia di Codacons alla querela
Con la donazione, il Codacons e gli utenti rappresentati dall'associazione hanno rinunciato alla querela. Gli acquirenti del pandoro coinvolti nella vicenda hanno ricevuto un risarcimento di 150 euro ciascuno.
Il “Progetto Ruth” rientra nel protocollo “Microcredito di libertà”, un’iniziativa della Caritas italiana a supporto delle donne vittime di violenza. Il programma mira a favorire l’emancipazione economica attraverso l’accesso al microcredito sociale e imprenditoriale, offrendo un'opportunità concreta per sottrarsi a situazioni di dipendenza e disagio economico.