Cospito, presidio anarchico a Milano: "Il Tso sarebbe violenza di Stato"
Attivisti anarchici contro l'ipotesi di un Tso per Cospito: "Decidere del suo corpo è l'ultima libertà che ha". Il legale: "Si sta lasciando morire di fame"
Cospito, presidio anarchico a Milano: "Il Tso sarebbe violenza di Stato"
Attivisti anarchici in presidio davanti al Comune di Milano contro i 41 bis in solidarietà di Alfredo Cospito, in sciopero della fame da settimane: "Sottoporre Alfredo a un Tso significherebbe privarlo dell'ultima libertà che gli rimane, cioè decidere del suo corpo". Così uno degli attivisti al microfono. "La lotta di Alfredo si vede anche nell'autodeterminazione dei corpi come possibilità di farne uno strumento di resistenza contro la violenza dello Stato. Violenza che - hanno aggiunto - verrà espressa anche per mano del sindaco Giuseppe Sala se si troverà a firmare un Trattamento sanitario obbligatorio per Alfredo Cospito".
L'avvocato di Cospito: "Si sta lasciando morire di fame"
L'avvocato di Alfredo Cospito, Flavio Rossi Albertini, e' intervenuto telefonicamente con i presenti per dare un aggiornamento sulle condizioni di salute dell'uomo. "Alfredo e' in uno stato di dimagrimento molto accentuato. Lo ripeto, non lo vedo assolutamente bene. Sono estremamente preoccupato. C'e' dal mio punto di vista un tentativo di calmare la tensione sociale e vengono diffuse queste informazioni su yogurt, miele. Ora e' in una condizione in cui qualsiasi cosa prende la rimette. L'ho visto ieri e non restituirei un quadro rassicurante, tutt'altro". Secondo l'avvocato, "il parere della Procura generale della cassazione non cambiera' nulla, Alfredo restera' al 41 bis e quindi non riprendera' a nutrirsi. Non esprimo certamente apprezzamento per le informazioni che vengono diffuse, volte solo a tacitare e lenire la protesta e la rabbia. Alfredo e' un compagno che si sta lasciando morire di fame", ha proseguito il legale.
Cospito: si valuta il ritorno al carcere di Opera
E tuttavia secondo altre fonti le condizioni di Cospito sarebbero in miglioramento. Tanto che - da quanto apprende LaPresse da fonti qualificate - si starebbe valutando il ritorno in carcere a Opera dell'anarchico già dalla prossima settimana.