Costituzione, Veltroni e gender, Imberti (Lega): "Non si possono escludere i genitori"
Il consigliere leghista di Buccinasco che ha fatto nascere il caso del libro di Veltroni sulla Costituzione a scuola replica al sindaco: "Il caso non è chiuso, speriamo che Valditara faccia chiarezza". L'intervista
Manuel Imberti
Costituzione, Veltroni e gender, Imberti (Lega): "Non si possono escludere i genitori"
"La vicenda non è affatto conclusa: c'è una interrogazione parlamentare alla quale risponderà il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. E resta il fatto più grave: tutto è avvenuto senza che fossero avvisati i genitori, andando contro a quello che è un principio costituzionale". Il consigliere della Lega a Buccinasco Manuel Imberti replica al sindaco Rino Pruiti in merito alla querelle scatenatasi in questi giorni relativamente all'adozione come testo di lettura nella scuola Montalcini del Comune del sud Milano di "La più bella del mondo", libro sulla Costituzione a cura di Walter Veltroni. Una serie di racconti sui principi costituzionali che, in alcuni dettagli delle storie proposte, ha fatto parlare di "propaganda gender". Proprio il consigliere Imberti è stato colui che ha fatto nascere il caso riprendendo la segnalazione contenuta in una lettera di alcuni genitori. L'intervista.
Consigliere Imberti, secondo il sindaco Rino Pruiti si è trattato di una vicenda strumentalizzata e già conclusa, con la relazione della preside della scuola che in risposta all'istruttoria avviata dall'ufficio regionale scolastico ha dichiarato che tutto è avvenuto seguendo l'iter e nel rispetto dell'autonomia scolastica. E' così?
L'iter potrà essere stato formalmente corretto, ma è il contenuto del libro che mettiamo in discussione. E soprattutto, c'è una cosa che il sindaco omette: l'ufficio regionale ha sottolineato come della scelta del volume non siano stati avvisati i genitori. A quanto ci risulta, un unicum rispetto ad altre situazioni analoghe, che suona un po' sospetto...
Quella del libro di Veltroni è stata una scelta inopportuna?
E' stato detto che è stato scelto per far conoscere la Costituzione. Ma è proprio la Costituzione a indicare che l'educazione dei propri figli è diritto e dovere dei genitori. Chi ha imposto questo libro non ha rispettato tale indicazione escludendo i genitori.
Chi la critica sostiene che sia stato sbagliato dare visibilità ad una lettera anonima.
C'erano genitori disposti ad esporsi, ma quando poi la lettera è stata pubblicata sui social e qualche insegnante ha manifestato il suo malumore per quello che stava succedendo, comprensibilmente hanno ritenuto di tutelare i propri figli non esponendosi ulteriormente.
Si aspettava tutto questo clamore?
Onestamente no. Tutto è partito dall'articolo di Libero, a firma di una giornalista che aveva notato il dibattito sui social del paese. Da lì la notizia è stata ripresa ovunque a livello nazionale. Evidentemente si è toccato un nervo scoperto.
Ed ora si attende la risposta all'interrogazione parlamentare. Che posizione pensa che prenderà il ministro Valditara?
Certamente saranno riportate le conclusioni dell'ufficio regionale. Ma spero saranno considerati i rilievi che stanno muovendo anche alcune associazioni per la libertà di scelta educativa. Forse questo caso potrà fornire l'occasione per fare maggiore chiarezza sulle procedure. L'auspicio è che il ministro possa intervenire per definire anche dal punto di vista regolamentare quanto già previsto in Costituzione: i genitori non possono essere esclusi da queste scelte.