Milano
Veltroni e "propaganda gender" a scuola a Buccinasco, il sindaco: "Caso già chiuso"
La relazione della preside della scuola conferma: nessuna imposizione politica nella scelta del libro di Veltroni sulla Costituzione. Il sindaco Pruiti: "Un boomerang per chi ha strumentalizzato la vicenda". L'intervista
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Il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti consegna il libro di Veltroni a scuola (da facebook)
Veltroni e "propaganda gender" a scuola a Buccinasco, il sindaco: "Caso già chiuso"
Cosa resta della polemica sulla presunta diffusione dell'ideologia gender in una scuola di Buccinasco per mezzo della donazione da parte dell'Amministrazione del libro sulla Costituzione curato da Walter Veltroni? Sedimentatosi in 24 ore il polverone che dal Comune del sud Milano è giunto sino a provocare una interrogazione parlamentare e una presa di posizione indignata sui social del vicepremier Matteo Salvini, poco o nulla. "L'istruttoria avviata dall'ufficio regionale scolastico ha già portato ad una relazione da parte della preside della scuola Montalcini. Che ha confermato come il testo sia stato scelto dall'istituto nell'ambito di un progetto scolastico. Nessuna anomalia o prevaricazione", commenta il sindaco Rino Pruiti. Che aggiunge con un pizzico di amarezza: "A dicembre ho ricevuto minacce di morte. Mi avesse chiamato non dico un ministro ma almeno un sottosegretario. Invece, per questa vicenda del libro di Veltroni in tre ore si sono attivati gli ispettori regionali. Ma anche questo dice molto sul Paese in cui viviamo..." L'intervista.
Sindaco, ripercorriamo una volta per tutte la vicenda.
I fatti sono esposti nella relazione che la preside della scuola Montalcini ha già redatto su richiesta degli ispettori scolastici regionali attivati dal ministro Valditara, nonostante egli oggi smentisca le parole che gli sono state attribuite ieri. Il contenuto della relazione, come prevedibile, conferma che non c'è stata alcuna anomalia o imposizione da parte del Comune. Tutto si è svolto nel modo in cui si conducono questi progetti scolastici da dieci anni a questa parte. La scuola ha selezionato cinque volumi, il Comune ne ha pagato l'acquisto come finanzia molte altre necessità delle proprie scuole. Nella fattispecie, il libro sulla Costituzione di Veltroni è stato scelto perchè sul tema c'è un progetto scolastico specifico. La situazione per noi era chiara dall'inizio ma è stata poi strumentalizzata.
La denuncia del consigliere comunale della Lega Manuel Imberti, sulla scia di una lettera di alcuni genitori, è arrivata rapidamente sino in Parlamento...
Ma si è rivelato un boomerang a tutti i livelli. Tutto è partito da una lettera anonima. E con le sue esternazioni Imberti ha offeso ed irritato tutto il corpo docenti. Salvini si sarà fidato, rilanciando la polemica senza verificare.
E l'interrogazione parlamentare di Rossano Sasso vi preoccupa?
Sasso è quel deputato che nel 2021 pensando di citare Dante pubblicò su Facebook una frase tratta da un albo di Topolino. La risposta alla sua interrogazione sarà la relazione stessa della preside, che dovrebbe chiudere la vicenda.
Torniamo al libro. L'episodio di Pio La Torre che da bambino va a scuola indossando le scarpe della zia potrebbe essere stata una licenza letteraria di Walter Veltroni. Non è la prova della volontà di orientare in una certa direzione la lettura della Costituzione?
Il dettaglio potrà essere inventato. Ma era funzionale a raccontare l'estrema povertà della famiglia di Pio La Torre, non a suggerire che fosse gay o effemminato. Ed anche l'episodio della bambina omosessuale non è come viene raccontato in questi giorni. C'è un passaggio in cui si parla di una bambina picchiata che prova affetto per un'altra bambina. Ma su questo bisogna aggiungere una cosa.
Prego.
Non è che questo od altri libri vengono messi in mano ai bambini al di fuori di un percorso educativo. Si tratta di volumi che vengono letti e spiegati in classe dagli insegnanti. Nello stesso istituto è attivo peraltro da anni un progetto scolastico di educazione all'affettività ed è lì che semmai sono affrontate queste tematiche. Ma chi - come Imberti - non vive realmente il territorio, non può saperlo.
In definitiva, è dunque sbagliato considerare il libro di Veltroni "propaganda gender"?
Premetto che Veltroni non mi sta neanche simpatico, il libro non l'ho scelto io e forse neanche l'avrei scelto. Detto questo, quando l'ho letto mi è piaciuto. In particolare la storia di quel bambino che da grande non vuole fare nè l'astronauta nè il calciatore, ma il sindaco. Il resto è tutto una bufala. Ed una vicenda che dice molto sull'Italia di oggi. Qualche settimana fa sono stato minacciato di morte. Mi avesse chiamato non dico un ministro ma almeno un sottosegretario. Nessun attestato di solidarietà. Silenzio assoluto, con l'eccezione della Commissione regionale lombarda, che è stata a Buccinasco pochi giorni fa. Invece, per questa vicenda del libro di Veltroni in tre ore si sono attivati gli ispettori regionali. E ci siamo ritrovati sui giornali e sulle tv di tutta Italia...