Delitto di Sharon Verzeni, il compagno convocato in caserma: "Non credo di essere stato d'aiuto"

Sergio Ruocco ascoltato come persona informata sui fatti per la morte della compagna Sharon Verzeni a Terno d'Isola: "Purtroppo non credo di essere stato d'aiuto"

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Sharon Verzeni

Milano

Delitto di Sharon Verzeni, il compagno convocato in caserma

Sergio Ruocco e' stato convocato in caserma dai carabinieri per essere sentito nell'ambito delle indagini sul delitto della fidanzata Sharon Verzeni a Terno d'Isola, nella Bergamasca. A quanto viene riferito da fonti investigative, viene ascoltato come persona informata sui fatti.

Ruocco: "Non credo di essere stato di grande aiuto"

"Purtroppo non credo di essere stato di grande aiuto. Mi hanno chiesto le solite cose, come andava tra noi, come era la vita di Sharon, anche dei suoi rapporti al lavoro". Così Ruocco ha riassunto al Corriere della Sera quanto detto ieri ai carabinieri di Bergamo, in un interrogatorio durato cinque ore. Con i carabinieri del Nucleo investigativo e del Ros, assente il pm Emanuele Marchisio, Ruocco - 37 anni - ha ripercorso anche le ore precedenti al delitto: "Ma non ho potuto fare altro che ripetere quello che avevo già detto".