Di Lauro in carcere farneticava e fumava 5 pacchetti al giorno
Negli ultimi anni le condizioni psicofisiche del boss di SEcondigliano Cosimo Di Lauro, morto nel carcere di Opera, si erano fortemente deteriorate
Di Lauro in carcere farneticava e fumava 5 pacchetti al giorno
Erano drammaticamente deteriorate le condizioni psicofisiche del boss di Secondigliano Cosimo Di Lauro, morto a 49 anni nel carcere di Opera, Milano nella notte del 12 giugno. Come riporta Leggo, l'ex reggente del clan di Secondigliano che ha ispirato il personaggio di Genny Savastano in Gomorra farneticava di giorno e ululava di notte. Fumava cinque pacchetti di sigarette al giorno ed aveva i denti ormai completamente rovinati.
Di Lauro: non ci sono prove che sia stato un suicidio
Trascorreva gran parte delle sue giornate in cella e lì è stato trovato, supino sul letto. Non ha trovato conferme la voce che Di Lauro possa essersi tolto la vita. Ma è almeno dal 2008 che per i suoi legali Di Lauro era incapace di sostenere i processi. Nel 2019 l'ultimo incontro con i legali, che l'ex boss aveva liquidato dopo poco sostenendo di avere «una riunione importante con alcuni imprenditori che doveva sostenere nella veste di capo di un mondo parallelo».