"Diabetiamo": il progetto per una ristorazione più accessibile e inclusiva

L'innovativo progetto dell'associazione Diabetici Parma ODV per una ristorazione più vicina, inclusiva ed accessibile

di redazione
Milano

"Diabetiamo": il progetto per una ristorazione più accessibile e inclusiva

L'Associazione Diabetici Parma ODV presenta ufficialmente "Diabetiamo", un progetto innovativo e senza scopo di lucro che mira a rendere la ristorazione più vicina, inclusiva e accessibile per le persone con diabete di tipo 1 e 2. L'anteprima nazionale si è tenuta il  9 aprile presso EFA Studio di Architettura di Parma.

Il progetto "Diabetiamo" nasce con l'obiettivo di sensibilizzare il settore della ristorazione sull'importanza della conta dei carboidrati (CHO) e sull'offerta di menu che “facilitano la vita” per consentire alle persone con diabete di tipo 1 e 2 di gestire al meglio la propria alimentazione fuori casa. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune di Parma, Azienda Ospedaliero-Universitaria, Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma e Università di Parma oltre al patrocinio a livello regionale di Fe.d.er (Federazione delle Associazioni di Diabete dell’Emilia-Romagna). Fondamentale la collaborazione con Parma Quality Restaurants (PQR), il Consorzio che riunisce i migliori ristoratori della città e della provincia, impegnato nella valorizzazione della cultura culinaria locale attraverso un approccio inclusivo.

Cioni: "Diabete, non solo le migliori terapie ma rimuovere le barriere nel quotidiano"

Il progetto "Diabetiamo" nasce con l'obiettivo di sensibilizzare il settore della ristorazione e più in generale del settore Ho.Re.Ca sull'importanza della conta dei carboidrati (CHO) e sull'offerta di menu dedicati per consentire alle persone con diabete di tipo 1 e 2 di gestire al meglio la propria alimentazione fuori casa. “In Italia, si stima che oltre 3,9 milioni di persone convivano con il diabete, di cui circa 300.000 con diabete di tipo 1. Prendersi cura della persona con diabete non significa solo prescrivere le migliori terapie disponibili o porre in atto tutte le necessarie strategie di screening delle complicanze, ma anche operare concretamente nel quotidiano per rimuovere le barriere che rendono difficile seguire uno stile di vita ottimale”, dichiara il dott. Federico Cioni, Specialista in Medicina Interna e Scienza dell’Alimentazione. Diabetiamo vuole abbattere queste difficoltà, offrendo soluzioni concrete per migliorare la qualità della vita di chi è affetto dalla patologia.


Mastropasqua: "Tecnologia e informazioni fondamentali per gestire il diabete a tavola"

Un nuovo standard per la ristorazione diabetico-friendly. Ad oggi, otto ristoranti hanno già aderito al progetto e stanno implementando menù con il dettaglio della conta dei carboidrati, garantendo così maggiore trasparenza nutrizionale e un'esperienza più sicura per chi convive con il diabete. Inoltre Diabetiamo prevede anche un percorso formativo per il personale dei locali aderenti, con nozioni specifiche generali sulla gestione del diabete e le principali esigenze per dei pazienti diabetici.

"L’alimentazione è uno dei fattori che incidono maggiormente sulla patologia del diabete, oggi la tecnologia e la consapevolezza di informazioni fondamentali come la quantità di carboidrati in un piatto al ristorante, in viaggio, al lavoro, al bar, in hotel o nelle scuole per i più piccoli è fondamentale per la gestione del diabete. Comunicare vuol dire mettere a fattor comune, creare un dialogo, condividere informazioni che portano vantaggi concreti nella vita di tutte le persone con diabete”, dichiara Alessandro Mastropasqua, Vicepresidente Associazione Diabetici Parma. L’associazione vuole aprire un dialogo con tutti, quotidianamente, abbiamo scelto di mettere a fattor comune più informazioni, interlocutori e mercati, fatti da professionisti, medici, imprenditori, non sarà facile ma ci proviamo per un futuro migliore.

Nizzi: "Prestare attenzione alle esigenze alimentari senza rinunciare alla qualità"

“Un elemento fondamentale della ristorazione è l’accoglienza e questo vuol dire prestare attenzione anche alle esigenze alimentari diverse, come il diabete, senza però rinunciare alla qualità della proposta culinaria. Il progetto Diabetiamo coinvolge esperti del settore, grazie ai quali i ristoranti, apportando piccoli accorgimenti ai loro piatti, possono creare menù sempre più inclusivi per gli ospiti. Ad esempio per quanto riguarda il nostro locale, fra i dolci in carta ce n’è uno alla frutta per il quale è bastato sostituire lo zucchero semolato con la stevia, per adattarlo ai regimi alimentari delle persone diabetiche. Un piccolo cambiamento che non incide sul nostro piatto, ma va a rendere l’esperienza ristorativa maggiormente inclusiva e adatta anche alle persone che soffrono di questa patologia” dichiara Andrea Nizzi, chef PQR del Ristorante 12Monaci.

Un impegno condiviso tra volontariato, scienza e ristorazione. Il progetto è coordinato da un Comitato Organizzatore composto da esperti del settore: responsabile progetto Alessandro Mastropasqua, Vicepresidente dell’Associazione Diabetici Parma ODV, diabetico di tipo 1, promotore dell’iniziativa, nonché responsabile comunicazione e relazione istituzionali di una multinazionale (Gruppo Custom S.p.A.); coordinamento progetto Stefania Mossini; consulente scientifico dott. Federico Cioni, supportato dalle dottoresse Sara Bencivenni e Camilla Bandiera, entrambe specializzate in scienze dell’alimentazione e affette da diabete di tipo 1.

Grazie alla sinergia tra istituzioni, ristoratori e comunità scientifica, "Diabetiamo" si propone come modello replicabile a livello nazionale e internazionale, per un’ospitalità più inclusiva e attenta alle esigenze delle persone con diabete.

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