I proiettili a Milano: quelli a Pregliasco, vergognosi. Il commento
C'è violenza anche vicino a noi, e questa è violenza che ci riguarda e sulla quale non dobbiamo fare embarghi, mandare armi, fare sfilate
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di Fabio Massa
C'è anche la violenza di casa nostra. Ed è una violenza privata, continuata, demente. Ci sono proiettili anche a Milano. Come quelli che continua a ricevere Fabrizio Pregliasco, uomo di grande spessore e levatura morale, uno dei pochi esperti televisivi a non aver mai sorpassato il limite sulla questione Covid. A non essersi schierato nell'incredibile e stupida contesa destra-sinistra anche nella virologia. E riceve proiettili, telefonate di notte dopo che hanno reso noto il suo numero di telefono, insulti. Dai novax violenti. Perché c'è violenza anche vicino a noi, e questa è violenza che ci riguarda e sulla quale non dobbiamo fare embarghi, mandare armi, fare sfilate. Poi c'è un'altra violenza, ed è nelle nostre strade. Si può minimizzare quanto si vuole, ma a Brescia, Bergamo, Milano, Como, ogni notte ci sono pestaggi, accoltellamenti, regolamenti di conti. Anche questa è violenza vicina, è violenza perpetrata e subita dai nostri figli, dai nostri giovani. Anche qui non bisogna mandare armi, non bisogna fare embarghi, non bisogna sfilare. E' un problema che esiste, e mentre i consigli comunali sono inondati di tanta retorica e anche - per dire la verità - di buone cose concrete nel campo dell'accoglienza, nelle strade tutte le notti e soprattutto nei week end succede di tutto. La violenza è tra noi, e a volte non è Putin a portarla: è il figlio del vicino che si picchia con il tuo, è il tuo vicino che telefona di notte al Pregliasco di turno, pieno di rabbia, per insultarlo.