Inchiesta ultrà, l'ex bodyguard di Fedez resta in carcere
Il 41enne Christian Rosiello accusato di estorsione sulla vendite di birre in curva. Ma anche dell'aggressione al personal trainer Iovino, cui prese parte anche Fedez
Islam Hagag, Cristian Rosiello e Fedez
Inchiesta ultrà, l'ex bodyguard di Fedez resta in carcere
Resta in carcere Christian Rosiello, l'ex bodyguard di Fedez. Lo ha confermato il Tribunale del Riesame di Milano. Decisione analoga per Riccardo Bonissi. I due, ricorda Ansa, erano stati arrestati assieme ad altre 17 persone il 30 settembre sulla scia dell'inchiesta sui rapporti tra criminalità e le curve di Milan e Inter. I giudici hanno respinto il ricorso delle difese dei due ultras, così come nei giorni scorsi lo stesso Riesame aveva confermato il carcere per Mauro Nepi, ultrà interista anche lui arrestato nell'inchiesta milanese con al centro le curve, i presunti traffici illeciti, le violenze e le infiltrazioni della 'ndrangheta.
Il bodyguard di Fedez coinvolto nell'aggressione a Iovino
Il 41enne Rosiello è in particolare accusato assieme al capo ultrà rossonero Luca Lucci ed altri di estorsione sulla vendita di birre in curva e di associazione per delinquere, sempre con Lucci e altri, tra cui Bonissi, anche per aver preso parte ad una serie di aggressioni. Tra le quali quella al personal trainer Cristiano Iovino. A quest'ultima avrebbe partecipato anche il rapper Fedez, indagato in un'inchiesta autonoma su questo fatto, ma non iscritto nell'inchiesta sulle curve.