“Le vite degli altri”, ecco la nuova stagione del Teatro Oscar. VIDEO
La presentazione della nuova stagione del Teatro Oscar. Le videointerviste di Affaritaliani.it Milano ai direttori Giacomo Poretti e Gabriele Allevi
“Le vite degli altri”, ecco la nuova stagione del Teatro Oscar
È una stagione variegata, che ospita volti noti come Neri Marcorè, Franco Branciaroli, Lino Guanciale; celebra la storia italiana (da Matteotti e Perlasca fino ai fatti di Cutro), ma non rinuncia alla risata; ricorda personalità che hanno segnato la drammaturgia italiana come Giovanni Testori e si apre a scuole e territorio attraverso dibattiti e nuove produzioni d’avanguardia.
Si tratta della nuova stagione 2023/2024 del Teatro Oscar di via Lattanzi a Milano, il cui palco diventa un’autentica finestra sulle vite degli altri. Da qui il titolo del ricco palinsesto presentato alla stampa questa mattina, mercoledì 13 settembre, dai tre direttori artistici Gabriele Allevi, Giacomo Poretti, Luca Doninelli insieme a Daniela Cristofori.
Il Teatro e il mistero della diversità degli altri
“Che gli altri non siano uguali a noi può sembrare ovvio. Eppure, è difficile farne esperienza senza un po’ di scandalo. Per questo esiste il Teatro. La curiosità di sapere come pensano, come vivono, come amano gli altri è il suo motore principale: la pietà dei vincitori nei confronti dei vinti, l’amore di un padre nei confronti delle difficoltà lavorative di un figlio, la sorpresa assoluta del soprannaturale che sfonda il quotidiano, la tenacia di uno scrittore che segue il suo personaggio fin dentro il labirinto della perdizione, la fantasia di 12 comici alle prese con questo strano oggetto che è il nostro cuore… Tante storie, un solo mistero. Chi è questo ‘altro’ che bussa continuamente alla nostra porta?” queste le parole dei tre direttori artistici del Teatro Oscar - che riassumono l’obiettivo di tutti gli spettacoli e iniziative che animeranno la sala del teatro milanese dal 3 ottobre 2023 al 26 maggio 2024.
La nuova stagione viene ospitata in un Teatro Oscar tutto rinnovato, dove si è intervenuti con importanti migliorie per garantire una ottimale capacità di accoglienza del pubblico (particolare attenzione è stata data all’abbattimento di ogni possibile barriera architettonica), sempre più green (interventi al parco tecnologico e alla struttura complessiva per un maggiore risparmio energetico e minore impatto in termini di impatto ambientale).
Giacomo Poretti: "Teatro Oscar, una casa accogliente in cui fare conoscenza"
“Ogni miglioramento, ogni investimento e tutto l’impegno crescente che dedichiamo al Teatro Oscar è mirato a cercare di farlo diventare sempre più una casa accogliente dove le anime di ognuno di noi possano fare la conoscenza delle altre” ha dichiarato Giacomo Poretti che ai microfoni di Affaritaliani.it Milano ha raccontato le peculiarità e la ricchezza della nuova stagione che lo vedrà anche sul palcoscenico.
L’offerta culturale 2023-2024 propone un mix di spettacoli di qualità e “progetti speciali” che esplorano prospettive inedite sulla realtà anche attraverso interviste, incontri, approfondimenti che accompagnano ogni spettacolo.
Allevi: "Il teatro è un dialogo fatto di parola e di corpi"
“Il teatro è un dialogo fatto di parola e di corpi. Per questa sua natura offre la possibilità oggi di un incontro concreto, reale, in cui parole come amicizia e comunità smettono di essere virtuali. Un luogo in cui i desideri e le domande di tutti trovano un luogo per esprimersi” ha commentato Gabriele Allevi. Un luogo che si apre alla comunità e alle scuole che saranno protagoniste de “I Persiani” e attraverso una nuova sala da destinare al teatro d’avanguardia e alle giovani generazioni, la Sala degli Angeli come ha spiegato ad Affaritaliani.it Milano.
Sacchi: "Il Comune di Milano vuole essere presente"
"È volontà del Comune di Milano essere presente in quest'occasione davvero significativa per un teatro che ha assunto un ruolo da protagonista nella vita della città” – ha tenuto a sottolineare l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi.“Il palcoscenico del Teatro Oscar, che è sempre stato luogo di riflessione, scoperta e osservazione delle sfumature dell'animo e dei tratti sociali, si anima quest'anno con un tema profondamente umano, un concetto che può sembrare ovvio ma non lo è affatto e continua a scuotere le fondamenta delle nostre esistenze: gli altri non sono uguali a noi. Ogni spettacolo, ogni performance, ogni attore e attrice sul palcoscenico del Teatro Oscar ci condurrà in un viaggio nelle storie degli altri, per comprendere la ricchezza della diversità umana e la complessità del nostro mondo. Giacomo Poretti, Gabriele Allevi e Luca Doninelli hanno unito le loro voci contribuendo a rendere il Teatro Oscar un luogo dove il dialogo, la comprensione e l'empatia sono al centro di tutto ciò che facciamo".
La nuova stagione del teatro Oscar
La stagione si apre martedì 3 ottobre con la prima edizione assoluta degli spettacoli “Ridere di cuore. Il triduo del giullare” dove i più famosi nomi della comicità italiana, come moderni “giullari”, vengono sfidati a confrontarsi con la parola “cuore” per svelare cose inaudite ed esilaranti, come proprio solo i giullari sanno fare.
Dal 19 a 22 ottobre andrà in scena “I Persiani. La tragedia più antica del mondo”: Silvio Castiglioni e I Sacchi di Sabbia ambientano la tragedia più antica del mondo in un rarefatto teatro di oggetti, che sembra uscito dalle tele di De Chirico. Lo spettacolo avrà anche un coro d’eccezione grazie alla partecipazione straordinaria degli studenti del Liceo Classico Sacro Cuore. Novembre si apre con la nuova edizione di “Tre porte sulla notte”, serie di tre incontri sul tema eterno e sfuggente del Male che precederanno lo spettacolo-guida “Avevo un bel pallone rosso”, testo d'esordio di Angela Demattè, uno dei maggiori drammaturghi italiani. Il testo ha come protagonista Mara Cagol, che fu compagna e sodale di Renato Curcio, fondatore delle Brigate Rosse, e indaga sulle motivazioni umane di un'epoca che per quindici anni avrebbe insanguinato il nostro Paese. Seguirà la prima nazionale del nuovo spettacolo di Giacomo Poretti e Daniela Cristofori: “Condominio mon amour”, dall’8 al 19 novembre, prodotto da Teatro de Gli Incamminati/deSidera Teatro.
I quaranta anni della compagnia Gli Incamminati
In occasione dei 40 anni della nascita della compagnia del Teatro de “Gli Incamminati” e del centenario del suo fondatore Giovanni Testori sono stati organizzati degli eventi speciali: il, 23 novembre tornerà in scena “In exitu”, spettacolo di Testori che ha segnato la storia della compagnia e di tutto il teatro italiano. Protagonista, come lo era stato nella spettacolare rappresentazione alla Stazione Centrale di Milano nel dicembre del 1988 sarà ancora una volta Franco Branciaroli, attore-totem che ereditò da Testori la direzione degli Incamminati. Il 15 dicembre sarà la volta di “Un bambino per sempre” percorso drammaturgico inedito a cura di Luca Doninelli che attraversa le meditazioni testoriane apparse sul “Corriere della Sera” e sul settimanale “Il Sabato”, per risalire fino agli splendidi inni ambrosiani. Le parole di Testori e Sant’Ambrogio risuoneranno grazie alla voce di un grande interprete della scena italiana, Lino Guanciale, accompagnato dalla partecipazione straordinaria dell’Orchestra Notturna Clandestina diretta da Enrico Melozzi.
“Gli Incamminati era la compagnia con la quale Giovanni Testori da sempre si metteva alla prova con le sue idee e opere più sperimentali e “spericolate”. Dopo 40 anni abbiamo sentito il desiderio di festeggiare, anche con una vera e propria festa, questo importante anniversario che è anche l’occasione per ricordare il centenario della nascita di Testori, il più grande drammaturgo della seconda metà del Novecento e una delle più grandi menti della cultura italiana degli ultimi 50 anni. Oltre al ritorno sulle scene di Branciaroli con lo spettacolo emblematico “In exitu”, con “Un bambino per sempre” abbiamo voluto proporre un percorso inusuale ma sempre geniale, come solo Testori sapeva essere, verso il Natale, per riscoprire il senso della nascita” ha commentato Luca Doninelli. Tornano anche gli appuntamenti con “La Bibbia che non ti aspetti”: nell’edizione di quest’anno gli scrittori che saranno sfidati a immedesimarsi con il testo biblico e con la sua profondità saranno Paolo Cognetti, Marco Balzano, Gianmario Villalta, Nicola Lagioia e Luca Doninelli.
Inizierà l’anno nuovo la prima nazionale di “V’angelo” uno spettacolo comico che racconta le donne della Bibbia, lontane nel tempo ma vicine alle donne di oggi nei problemi attuali che affrontano.
Nella seconda parte della stagione andrà in scena uno spettacolo dedicato a Giorgio Perlasca, eroe della seconda guerra mondiale e salvatore di migliaia di ebrei (“Perlasca. Il coraggio di dire no”).
Il palco del Teatro Oscar ospiterà nel 2024 anche la nuova edizione dei contradditori Versus, sulle differenze e la dualità della città di Milano. In questa stagione si parlerà di cinema, di arte e di sport. A febbraio sarà il turno di grandi classici come “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello e del nuovo terzo emozionante capitolo della “Trilogia degli ultimi” di Agnese Fallongo e Tiziano Caputo (“I Mezzalira. Panni sporchi fritti in casa”, dal 22 al 25 febbraio 2024).Dal 20 al 24 marzo 2024 “Matteotti Medley” di e con Maurizio Donadoni ripercorre la storia di Giacomo Matteotti e apre una riflessione sul concetto di democrazia: una narrazione d’un solo attore, ma a molteplici voci, che si espande in uno spazio scenico nitido, scarno e rigoroso; luogo dove il passato prende corpo attraverso corpo e voce dell’interprete; dove il racconto documentale si fa testimonianza funambolica tra grande storia e piccole storie.
Ad aprile sarà tempo di “Caravaggio. Di chiaro e di oscuro e “Buffoni all’inferno”.
A maggio tornano le grandi prime nazionali con “KR70M16 - CUTRO”: continua il lavoro prezioso di Saverio La Ruina e di Scena Verticale di scavo dentro le ferite aperte della Storia, sul fronte reale, concreto, delle Differenze (culturali, etniche, religiose, politiche) là dove il Mediterraneo restituisce corpi uccisi, nomi cancellati, storie non raccontate. Dopo «Mario e Salah», La Ruina ci presenta, in forma di work in progress, senza rinunciare all’ironia, “KR70M16 - CUTRO”, l’incontro in un cimitero tra una vittima della migrazione clandestina (strage di Cutro) e una della shoah.
Seguirà “In nome della madre” di Erri De Luca e chiuderà la stagione lo speciale spettacolo “Duo di tutto. Canzoni belle e buone” che vedrà Neri Marcorè alla voce e alla chitarra: un concerto acustico che spazia tra musica italiana e straniera, dal folk al pop insieme al suo inseparabile amico di lunga data e strepitoso polistrumentista Domenico Mariorenzi.
Aspettando l’inaugurazione ufficiale del nuovo spazio della Sala degli Angeli, prosegue per la terza edizione consecutiva “il Teatro del Lunedì”, una finestra teatrale curata da una redazione di studenti universitari e giovani professionisti; uno squarcio sul mondo per osservare e commentare la realtà che ci circonda. Ma anche uno spazio dove contaminarsi con forme e linguaggi differenti, dove tentare nuovi modi d’espressione, nuove prospettive per guardarsi. Il filo rosso delle conversazioni con psichiatri, teologi, giornalisti e sociologi verterà questa stagione sul binomio “desiderio-godimento”. Inoltre a breve inizieranno alcune “residenze" con giovani compagnie sempre presso la Sala degli Angeli.
Il Poretcast di Giacomo Poretti
Tornerà anche il Poretcast con la nuova stagione del podcast di Giacomo Poretti, registrato proprio al Teatro Oscar e con grandi nomi che verranno annunciati nelle prossime settimane.
Teatro Oscar anche in questa stagione conferma la sua attenzione ai più giovani con diverse proposte per le scuole e un cartellone di spettacoli per il Teatro ragazzi a cura di Teatro Oscar DanzaTeatro con le storie più classiche (Cenerentola, Pierino e il lupo) e spettacoli di burattini, con l’obiettivo di riavvicinarli agli spazi del teatro da vivere e intendere come un luogo del vedere e del guardare.