Milano, dove e come si possono aiutare gli ucraini in città

A Milano una fitta rete di accoglienza e aiuto si è attivata fin dall'inizio del conflitto per dare supporto alla popolazione ucraina

Milano
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Milano, come aiutare i profughi ucraini

"Milano fa la sua parte", con questa frase il sindaco Giuseppe Sala, ha annunciato l'arrivo progressivo in città di profughi che scappano dalla guerra in Ucraina. Le case popolari MM sono state messe a disposizione dal Comune, ma sono molte le iniziative volte ad aiutare la popolazione ucraina. 

Il piano del Comune per l'accoglienza dei profughi

Il Comune di Milano è impegnato in queste ore a organizzare le risposte più adeguate per fronteggiare l’emergenza umanitaria, conseguenza della guerra in Ucraina. Milano vuole fare la sua parte per supportare le famiglie dei circa 8mila cittadini milanesi di origine ucraina e tutti i profughi che dovessero arrivare in città in fuga dal Paese. La priorità è fornire informazioni corrette e organizzare una prima accoglienza d’emergenza.  

Il Consolato ucraino ha attivato un ufficio per raccogliere le segnalazioni di tutte le persone provenienti dall'Ucraina arrivate a Milano, in modo anche da raccordare i servizi di accoglienza con la Prefettura e il Comune, e la segnalazione alle autorità preposte. Se si è conoscenza di persone in arrivo o arrivate dall'Ucraina è importante aiutarle e segnalare la loro presenza sul territorio italiano.  A questo scopo, il consolato ucraino ha messo a disposizione l’indirizzo mail milanoconsolato1@gmail.com.  

La comunicazione deve essere corredata dai dati essenziali (nome, cognome, data di nascita, contatti mail e telefonici, richieste di eventuale soluzione alloggiativa o comunicazione di ospitalità presso strutture, associazioni o familiari). Con queste prime informazioni il Consolato si raccorderà con l'Ufficio Emergenza Migranti della Prefettura e potrà raccogliere anche tutte le eventuali richieste di supporto. 
 
Il Comune ha attivato una cabina con la Prefettura e il Consolato per raccogliere le necessità e coordinare le accoglienze nei centri disponibili.   L’Amministrazione comunale sta ospitando le prime famiglie nei centri già attivi per l’emergenza abitativa e da questa sera sarà disponibile un centro dedicato presso un padiglione di Casa Jannacci, la Casa di accoglienza di viale Ortles 69.  Il Comune sta inoltre attivando collaborazioni con il Terzo settore per mettere insieme le disponibilità della città. 

Profughi ucraini a Milano, gli enti a cui rivolgersi

Refugees Welcome Italia mette a disposizione la propria piattaforma per raccogliere l’offerta delle famiglie che vogliono ospitare i rifugiati nelle proprie case.  

La Caritas Ambrosiana sta promuovendo la raccolta di disponibilità alloggiativa nella rete delle parrocchie di tutta la Diocesi di Milano: per segnalare una disponibilità è possibile scrivere all'indirizzo stranieri@caritasambrosiana.it.  

Anche EMERGENCY sta raccogliendo le disponibilità tra i propri volontari per metterle a disposizione dei servizi competenti. 

L’ufficio scolastico territoriale è disponibile a lavorare per supportare le famiglie dei minori ucraini arrivati a Milano in un percorso di inserimento scolastico: per segnalare la presenza di minori è possibile scrivere all'indirizzo usp.mi@istruzione.it.

Milano, profughi ucraini nelle case popolari

Comune di Milano e MM hanno attivato una linea telefonica a supporto delle famiglie ucraine che vivono negli alloggi popolari per facilitare i servizi di accoglienza e garantire tutte le informazioni necessarie per attivare l’eventuale ospitalità nel proprio alloggio di parenti e amici in fuga dal conflitto. Sono 200 in totale gli inquilini di origine ucraina che vivono nelle case popolari di proprietà del Comune di Milano. Da questa mattina MM ha cominciato a contattare telefonicamente i residenti per conoscere eventuali necessità, manifestare vicinanza e accompagnarli nella procedura amministrativa per segnalare correttamente la presenza di ospiti.

Laddove l’arrivo di ospiti sia eccedente la capacità di accoglienza nell’appartamento dell’inquilino, MM creerà i necessari collegamenti con la rete di accoglienza attiva in città per trovare un’adeguata sistemazione.“< Siamo vicini alla popolazione ucraina in queste ore tragiche – dichiara Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa –. Vogliamo fare tutto quanto in nostro potere per facilitare l’accoglienza e il ricongiungimento delle persone che arrivano a Milano”.

Beni di prima necessità per i profughi, come donare

La comunità ucraina milanese della Chiesa di San Giacomo e Giovanni (via Giuseppe Meda 50), sta coordinando una raccolta di beni di prima necessità. È possibile consegnare i propri pacchi tutti i giorni entro le 19 (il venerdì entro le 11). Poi partiranno alla volta dell’Ucraina. Richiesti prodotti per l’igiene e per il primo soccorso. Bene anche alimenti in scatola, confezionati e a lunga scandenza come legumi, confettura, riso, pasta, biscotti, acqua. Si possono anche inviare giochi per bambini.

Servono inoltre mezzi di trasporto per portare i beni raccolti oltre il confine, passando per la Polonia. La comunità ucraina milanese rimarca l’appello a chi è disponibile ad affrontare il viaggio per condurre gli aiuti a destinazione.

La Chiesa di San Giacomo e Giovanni coordina anche gli altri punti di raccolta presenti sul territorio milanese:

Consolato Generale d’Ucraina (via Ludovico di Breme 11), 9.00-21.00

Antica Farmacia del Lazzaretto (via Panfilo Castaldi 29) per la raccolta di medicinali

Milano Sospesa (via Cuore Immacolato di Maria 5), martedì e giovedì 16.30-18.30

Scuola primaria di via Martinengo 36, martedì 15.30-17.00

Aiutility (viale Sabotino 13), martedì e giovedì pomeriggio 15.00-17.30

Bibliotheco (via Giuseppe Dezza 50), tutti i giorni 15.30-19.00

Parrocchia dei Santi Martiri (via Ugo Betti 62), da martedì a giovedì 9.30-12.00 e 14.30-17.00

Chiesa Di Madre Teresa Di Calcutta e Ronchetti (Via Fratelli Fraschini), contattando direttamente il numero 02 8261434

Ingrossiamoci, l’associazione dei genitori dell’Istituto Tommaso Grossi (Via Pietro Colletta 49), martedì e mercoledì alle 8.30

Solidarietà di Quartiere Niguarda-Bicocca-Bresso (Via P.

Luigi Monti 9), tutti i giorni dalle 17.00CAF di via Gian Rinaldo Carli 26

 

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