Prima della Scala, 12 minuti di applausi per La Forza del destino. Qualche buu per la russa Netrebko
Milano, la "maledizione" dell'opera verdiana colpisce ancora: nell'ouverture si rompe un violino. Vip e ospiti con un look sobrio ed elegante. La Russa su Segre: "Non siamo coppia di fatto ma la stimo molto". Il grido "Salvate Sant'Agata"
Prima della Scala, 12 minuti di applausi per La Forza del destino. Qualche buu per la russa Netrebko
Si è conclusa poco dopo le 22 la rappresentazione di La Forza del destino, l'opera verdiana con cui si è aperta la stagione della Scala di Milano. La "maledizione" dell'opera, accusata accusata di portare sfortuna a causa di svariate disgrazie o eventi negativi capitati durante la sua composizione o rappresentazione nel corso dei decenni, ha colpito in maniera minore, con la rottura di un violino nel bel mezzo dell'ouverture. L'opera e la sua messa in scena hanno nel complesso ottenuto commenti positivi. Oltre 12 minuti di applausi dal pubblico del Piermarini ,che ha apprezzato l'opera diretta da Riccardo Chailly, con la regia di Leo Muscato, la superstar Anna Netrebko, il tenore Brian Jagde, il baritono Ludovic Te'zier e il mezzo soprano Vasilisa Berzhanskaya. Anche se qualche buuu si e' sentito soprattutto quando e' uscita Netrebko.
Reazioni positive, Sala: "La Prima che mi è piaciuta di più"
"Il mio giudizio sincero e onesto è che sia stato uno spettacolo straordinario con un cast stellare". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, all'uscita dalla prima della Scala. "Oggi sono felicissimo, mi spingerei a dire che nelle mie ormai 9 prime della Scala da quando sono sindaco questa è stata quella che mi è piaciuta di più".
"Un gran successo, un'opera portentosa". Così il ministro della Cultura Alessandro Giuli. "Una serata portentosa, tutto meraviglioso" ha aggiunto. "Credo che Verdi e il librettista abbiano voluto dare una speranza. Credo che il finale sia di speranza e di religiosità, quindi non è tanto un inno alla pace o alla guerra, ma alla speranza". Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa. Il presidente del Senato ha dato un "9" a questa Prima, "mi è piaciuta la musica, stupende le interpretazioni, meravigliose, e poi la scenografia - ha concluso-. Sempre emozionante, io ne ho fatte tante e questa mi è piaciuta più di molte altre. La qualità degli interpreti è stata altissima".
Vip e ospiti della Prima hanno optato per un look sobrio ed elegante
Colori crepuscolari, piume e mantelli. Per la Prima con 'La forza del destino' di Giuseppe Verdi, la maggior parte degli ospiti ha scelto un look sobrio ed elegante. A differenza dell'anno passato, i vip e non vip hanno optato per outfit dai colori scuri. Forse, la scelta di look meno stravaganti e' stata fatta per restare fedeli al tema del melodramma. Castigati, essenziali e contenuti. Tantissimi gli ospiti che hanno scelto di indossare abiti del maestro Giorgio Armani.
D'Agostino punge: "Mattarella e Meloni assenti, politicamente una Prima offuscata da Parigi
"Dal punto di vista politico e' una 'prima' di seconda mano, E' stata completamente fatta fuori dalla 'prima' di Notre Dame con Trump, Zelensky, Mattarella, Meloni, tutti a Parigi. Qua ci sono La Russa e Giuli. Politicamente la 'prima' di Milano e' un simbolo per la regione piu' importante motore economico del Paese". A dirlo e' Roberto D'Agostino, a margine della serata inaugurale della stagione d'opera e balletto 2024-2025 del Teatro alla Scala. "Questa volta non c'e' il capo di Stato, non c'e' la premier. Giuli e La Russa vanno bene per Atreju, non per la prima della Scala"
La Russa: "Io e Segre? Non siamo una coppia di fatto, ma la stimo molto"
"Io e Liliana Segre non siamo una coppia di fatto" il presidente del Senato Ignazio La Russa ha scherzato così con i cronisti nell'intervallo della Prima de La forza del destino di Verdi, che notavano come entrambi fossero seduti per il secondo anno consecutivo nel palco reale. "Non sia cosi' banale, non siamo una coppia di fatto, ma e' una persona che stimo molto" ha aggiunto.
"Salvate Sant'Agata": applausi dal pubblico
"Salvate Sant'Agata". Una voce si e' levata dal loggione prima dell'inizio dell'opera. Il riferimento e' alla tenuta di Giuseppe Verdi, che sta andando in malora. Il pubblico ha condiviso l'appello e applaudito. Proprio pochi giorni fa e' stata presentata un'interrogazione al ministero, sul destino di Villa Sant'Agata, nel piacentino. La storica dimora appartenuta al maestro, e' chiusa al pubblico da quasi due anni ed e' attualmente oggetto di una disputa legale sull'esproprio tra il Ministero della Cultura e gli eredi del musicista. L'immobile e il parco annesso versano in uno stato di progressivo degrado.
Proteste e sit-in prima della rappresentazione
Come sempre, la Prima è stata preceduta da sit-in, presidi e cortei. Davanti al Piermarini la protesta della comunità ucraina milanese e dall'associazione 'Ponte Atlantico' contro la soprano russa Anna Netrebko. Quindi, il corteo dei centri sociali, che ha visto la partecipazione di 4mila persone.