Regionali, il Pd si spacca in due. Il 5 novembre addio alle primarie
Lombardia, nel centrosinistra Carlo Cottarelli resta in testa, ma al momento è silente. Centrodestra: oggi Fontana a Roma da Salvini e Calderoli. Rumors
Regionali, il Pd si spacca in due. Il 5 novembre addio alle primarie
Da un lato, il centrodestra aspetta l'ufficializzazione della candidatura di Attilio Fontana, che oggi è a Roma per parlare con Roberto Calderoli e con gli altri governatori dell'autonomia. Ma probabilmente incrocerà anche il leader leghista, Matteo Salvini, con cui discuterà della questione.
Il centrosinistra ha convocato l'assemblea per il 5 novembre
Dall'altro, il centrosinistra ha convocato l'assemblea per il 5 novembre. La segreteria regionale del PD, guidata da vinicio Peluffo, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it Milano, chiederà di interrompere l'iter che potrebbe portare alle primarie. Andando a preferire la soluzione di una candidatura scelta dalla base, che possa unificare l'intera coalizione. Carlo Cottarelli resta in testa, ma al momento è silente. Ma ci sono altre candidature che sono state sondate in questi giorni. Contrari alle ipotesi delle primarie anche i sindaci che si sono riuniti con Beppe Sala: pare paventino il rischio di spaccature all'intero delle maggiorenze che reggono le loro giunte in Lombardia. Insomma, pur di evitare scossoni a livello locale, si sta cercando una candidatura che risulti unificante sicuramente per il Terzo Polo e poi con il Movimento Cinque Stelle. Tutto è rinviato al 5 novembre quando probabilmente emergerà soltanto un voto contro le primarie.