Salis, Aler Milano va al contrattacco: "Valutiamo azioni legali"

La ricostruzione di Ilaria Salis in merito alla sua occupazione abusiva provoca la reazione di Aler Milano: "Indennità atto dovuto, valutiamo azioni legali"

Redazione
Tags:
aler milanooccupazionesalis
Ilaria Salis
Milano

Salis, Aler Milano va al contrattacco: "Valutiamo azioni legali"

"La quantificazione e la richiesta di una indennità non è una opzione ma un atto dovuto di buonaamministrazione, così come il contrasto all’abusivismo, sancito anche da protocolli operativi con laPrefettura, è un preciso compito isittuzionale dell’Aler di Milano demandato all’Ente dalla Regione Lombardia, perché chi occupa una casa toglie un diritto a chi è in graduatoria e l’attende rispettandole regole". Aler Milano passa al contrattacco in risposta alle dichiarazioni di Ilaria Salis, che ieri ha pubblicato un lungo post sui social per raccontare la sua versione dei fatti rispetto alla vicenda che la vede contrapposta all'ente pubblico di edilizia popolare.

Occupazione di un alloggio Aler, la versione di Salis

La neo eurodeputata di Avs ieri ha dichiarato: "Sì, lo confesso! Sono stata una militante del movimento di lotta per la casa che negli anni ha dato battaglia sul tema del diritto all'abitare, a Milano e in tutta Italia". Se qualcuno pensava di fare chissà quale scoop scavando nel mio passato - sottolinea la neo-eurodeputata - è solo perché è sideralmente lontano dalla realtà sociale di tale movimento, che si compone di decine di migliaia di abitanti delle case popolari e attivisti, i quali, per aver affermato il semplice principio di avere un tetto sulla testa, sono incappati in qualche denuncia".

Salis era stata sgomberata in quanto occupante abusiva di un alloggio in via Borsi a Milano nel marzo del 2022 e Aler le ha contestato un debito calcolato in 90mila euro. Il caso è stato sollevato da Affaritaliani.it Milano e poi ripreso da numerose testate. Contro le quali ora Salis dichiara: "Sarebbe auspicabile che l'informazione, piuttosto che gettare fango sul mio conto, si dedicasse al contesto di grave povertà e precarietà abitativa nel quale si ritrovano ampie fasce di popolazione. Le pratiche collettive dell'occupazione di case sfitte, il blocco degli sfratti, la resistenza agli sgomberi, gli sportelli di ascolto e la lotta per la sanatoria rappresentano un'alternativa reale e immediata all'isolamento sociale e alla guerra tra poveri, strumentalizzate tanto dalle forze politiche razziste quanto dal racket".

Quindi la sua ricostruzione: "Aler reclama un credito di 90.000 euro nei miei confronti come "indennità" per la presunta occupazione di una casa in via Giosuè Borsi a Milano, basandosi esclusivamente sul fatto che nel 2008 sono stata trovata al suo interno. Sebbene nei successivi sedici anni (!) non siano mai stati svolti ulteriori controlli per verificare la mia permanenza, né sia mai stato avviato alcun procedimento civile o penale a mio carico rispetto a quella casa, Aler contabilizza tale credito e non si fa scrupolo a renderlo pubblico tramite la stampa il giorno prima delle elezioni".

Aler Milano : "Suggestioni di Salis diffamatorie, abbiamo dato mandato agli avvocati"

Ma Aler Milano non ci sta e annuncia nuove azioni legali: "L’Ente ha dato mandato agli avvocati di valutare se il tenore delle suggestioni personali dell’interessata diffuse dai media odiernamente possano integrare profili lesivi o diffamatori della propria immagine e reputazione".