San Siro, maggioranza divisa sulla vendita. Sala: "Destinare il ricavato all'area e alle fasce più deboli"

Il sindaco di Milano ha chiesto al Consiglio Comunale di prendere posizione, mentre il dibattito sul futuro di San Siro resta acceso

Sala e lo stadio San Siro
Milano

San Siro, maggioranza divisa sulla vendita. Sala: "Destinare il ricavato all'area e alle fasce più deboli"

Il destino di San Siro continua a essere un argomento caldo e divisivo per la città di Milano. Dopo le ultime dichiarazioni del sindaco Giuseppe Sala, il dibattito sulla riqualificazione dell'area e sulla destinazione dei fondi derivanti dalla vendita dello stadio si intensifica ulteriormente. In occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico alla Bicocca, Sala ha auspicato che il Consiglio Comunale prenda una posizione chiara, suggerendo di destinare il ricavato del progetto a favore delle fasce più deboli e delle aree circostanti lo stadio, con l’obiettivo di generare un impatto positivo sul territorio.

Un piano per la città: risorse destinate al bene comune

La proposta di destinazione dei fondi solleva una questione importante: come utilizzare il ricavato derivante dalla riqualificazione di uno degli stadi più iconici d’Italia? Secondo quanto dichiarato dal sindaco, la sua preferenza sarebbe quella di indirizzare queste risorse verso iniziative per il territorio e per i più vulnerabili. La cifra complessiva, che ammonta a 197milioni di euro, comprende 124milioni per le aree circostanti lo stadio e 73milioni per l’impianto stesso. Sala ha dichiarato di essere pronto a prendere in considerazione le indicazioni del Consiglio Comunale, sperando in un dialogo che porti a una decisione condivisa sul destino di questi fondi cruciali.

Maggioranza divisa, ma via libera politica alla vendita

Nonostante il dibattito acceso, è stato approvato un ordine del giorno dalla maggioranza, che ha dato il via libera alla vendita di San Siro, pur con alcune divergenze al suo interno. Le richieste per l’utilizzo del ricavato riguardano principalmente il piano casa e la creazione di impianti sportivi di base, con l’intento di migliorare la qualità della vita e offrire nuove opportunità ai cittadini milanesi. Tuttavia, non sono mancati momenti di tensione: il sindaco Sala è stato fischiato e contestato dal pubblico, a testimonianza di quanto il tema sia sentito e polarizzante.

Fontana e La Russa: opinioni contrapposte sul futuro di San Siro

Sul fronte politico, le opinioni restano contrastanti. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha dichiarato di essere favorevole alla strada intrapresa dal Comune, sottolineando che la realizzazione di un nuovo stadio a San Siro sarebbe una soluzione vantaggiosa per la città. “Si sta andando nella direzione giusta”, ha affermato Fontana, esprimendo un parere positivo sulle future mosse amministrative.

Dall’altro lato, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha espresso una posizione differente, dichiarando che San Siro non dovrebbe essere abbattuto. Grande tifoso dell'Inter, La Russa ritiene che la nuova funzionalità di San Siro non debba comportare la demolizione completa dello stadio, ma piuttosto una ristrutturazione che preservi la sua storicità, pur comprendendo le necessità delle società sportive. "Un nuovo stadio è necessario per la città e per lo sport", ha concluso, ma il legame con il passato deve essere mantenuto.

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