Sanità lombarda, Baffi: "La vera sfida è la medicina del territorio"

La presidente della commissione Sanità ha fissato due audizioni con Bertolaso. I temi caldi? Taglio Liste d'attesa e attuazione della riforma. L'intervista

di Nicolò Rubeis
Patrizia Baffi
Milano

Sanità lombarda, Baffi: "La vera sfida è la medicina del territorio"

La consigliera di Fratelli d'Italia Patrizia Baffi è stata eletta presidente della commissione Sanità della Regione Lombardia. Come prima iniziativa ha deciso di fissare due audizioni con l'assessore al Welfare Guido Bertolaso per fare il punto su quelli che sono i temi più caldi: il taglio delle liste d'attesa e l'attuazione della riforma sanitaria firmata nell'ultima legislatura da Letizia Moratti. Sullo sfondo, poi, quella che Baffi definisce la "vera sfida" per la Regione, ossia implementare la medicina del territorio e integrarla con quella ospedaliera.

Baffi, cosa si aspetta dall'audizione con Bertolaso?
Gli ho chiesto di relazionare sul tema delle liste d'attesa in maniera puntuale, portandoci gli esiti delle misure introdotte dalla Regione nel 2022 e finalizzate al recupero delle prestazioni. I numeri sono importanti e attraverso quelli capiremo se gli interventi hanno prodotto l'effetto sperato. Chiederò a Bertolaso anche di dirci quali sono le prestazioni che, al 15 di aprile, rimangono ancora con un appuntamento fuori soglia.

Se ne è parlato tanto delle liste d'attesa, un problema in molte Regioni. Ma la bacchetta magica non esiste. Come si potrebbe intervenire?
Non penso sia sufficiente aumentare il numero delle risorse e quindi delle prestazioni, anche perché quando aumenta l'offerta aumenta pure la domanda. Una soluzione potrebbe essere inserire dentro le Case di Comunità un primo percorso di screening diagnostico, alleggerendo così le strutture ospedaliere dagli accessi non appropriati e favorendo indagini di secondo livello che partano da una base già circoscritta.

E per la riforma Moratti pensa ci sarà bisogno di un tagliando?
Prima si lavora e si verifica, e poi si parla: a tal proposito è già in programma la seconda audizione in commissione, il 18 maggio, proprio sullo stato di attuazione della riforma. Verificheremo l'attuazione della legge, perché ci sono contenuti importanti che favoriscono, per esempio, l'aggregazione tra medici e il sostegno da parte di Regione Lombardia agli ambulatori socio-sanitari territoriali. Su questo e sui contenuti migliorativi della legge, prima di tutto, faremo una ricognizione rispetto allo stato di attuazione. A eventuali tagliandi, al massimo, penseremo dopo.

La sanità lombarda rimane un'eccellenza anche se le opposizioni hanno incentrato tutta la campagna elettorale sull'influenza del settore privato e sulle lacune del pubblico.
L’eccellenza della sanità lombarda in termini di prestazioni ospedaliere penso sia riconosciuta anche dalle opposizioni. La vera sfida, prevista anche dal Pnrr, è riuscire a sviluppare tutto il comparto della medicina del territorio. Questa è la necessità che ha oggi la sanità della Lombardia.

Le opposizioni, però, chiedono il rilancio della sanità pubblica.
Il privato è nato in Lombardia per creare una sana competizione col pubblico con lo scopo di migliorare le prestazioni a beneficio del cittadino. Se questo non avviene vuol dire che c'è qualche lacuna da sanare. Il politico che dice che va sempre tutto bene ed è tutto perfetto ha sbagliato mestiere. Siamo qui per individuare percorsi migliorativi e questo penso sia nell'interesse della maggioranza ma anche dell'opposizione.

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