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"Riformista? Non saremo il gazzettino di Iv". L'excusatio non petita di Renzi

Di Giuseppe Vatinno

Al Riformista sono come il Cicap: il mondo spiegato in chiave binaria, in bianco e nero, a dispetto dell’arancione

Renzi presenta il nuovo Riformista da Vespa

Ed allora in gran giorno è arrivato: ieri sera un iperpimpante Matteo Renzi si è materializzato in una atmosfera grondante arancione liquido, per presentare la prima pagina del “suo” Riformista, edito da Alfredo Romeo, che dirigerà come direttore editoriale, non potendolo fare con altro ruolo.

Il quotidiano era diretto fino a poco tempo fa da Sansonetti che dovrebbe dirigere la rediviva Unità. Ma Sansonetti è uomo di mondo è sospetta qualche fregatura, infatti non è ancora uscito nulla e Pierone teme il pacco, poi visto che c’è Renzi che l’ha salutato con un “non ti preoccupare” si capisce la comprensibile ambascia.

Il nuovo direttore responsabile de Il Riformista sarà Andrea Ruggieri che di Vespa è il nipote. Forse era meglio evitare la presentazione in uno spazio pubblico, quello della Rai, pagato con i soldi di tutti. Ne ho scritto qui pochi giorni fa.

Ma torniamo a ieri sera. A “Cinque minuti” (Rai 1), posizionato strategicamente nel momento di maggior ascolto in Italia, Renzi gasatissimo, ciarliero e ridanciano come non mai, ha presentato gli argomenti trattati oggi. Si apre con lo scudetto. “Parliamo di Luciano Spalletti e del miracolo del Napoli che secondo me è un bellissimo segnale per l’Italia”. Non si capisce perché sia un “bellissimo segnale per l’Italia” ma se lo dice lui vuol dire che “Arno ci cova” e sotto il Vesuvio occorre che facciano attenzione.