Giulia Tramontano, trovato il coltello. In un tombino il bancomat e la patente
Davanti all'abitazione in cui è stata uccisa Giulia Tramontano tutte le televisioni e una folla di curiosi. Ritrovati in un tombino patente e bancomat
Senago, nuovo sopralluogo in casa. Il "pellegrinaggio" per omaggiare Giulia
Nuovo sopralluogo degli investigatori nell'abitazione di Senago in cui Giulia Tramontano è stata assassinata dal compagno Alessandro Impagnatiello nella notte tra il 27 ed il 28 maggio. Nella giornata di ieri il killer aveva confessato che il coltello usato per uccidere la 29enne, incinta al settimo mese, sarebbe stato trovato sopra al frigorifero. Davanti all casa, come riferisce Ansa, sono già posizionate tutte le tv per le dirette e si sta radunando una piccola folla di curiosi. L'abitazione si trova in via Novella, a poche centinaia di metri di distanza da via Monte Rosa, dove è stato trovato il corpo di Giulia. Il punto è diventato in questi giorni un luogo di pellegrinaggio e proprio ieri il sindaco Magda Beretta ha invitato i cittadini - 'in accordo con la famiglia Tramontano' - a portare i loro omaggi e i loro messaggi attorno alla panchina rossa contro la violenza sulle donne, nel parco Falcone e Borsellino.
Trovato il coltello usato per uccidere Giulia
"L'arma è stata indicata, è stata repertata ,sapremo tutto quanto all'esito". Lo ha detto l'avvocato della famiglia di Giulia Tramontano, Giovanni Cacciapuoti uscendo dal sopralluogo durante il quale è stato trovato il coltello che Alessandro Impagnatiello avrebbe usato per uccidere la fidanzata Giulia Tramontano nella loro casa di Senago. Si tratta dell'arma che il barman 30enne ha detto di aver lavato e riposto dopo l'omicidio in un ceppo portacoltelli sopra il frigorifero della cucina. Poco prima avevano lasciato la casa senza rilasciare dichiarazioni anche il pm Alessia Menegazzo e il procuratore aggiunto Letizia Mannella.
Il legale dei famigliari di Giulia: "Sopralluogo utile per valutare le aggravanti"
Presso l'appartamento i carabinieri, la scientifica, il procuratore aggiunto Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo. Presente anche l'avvocato della famiglia Tramontano, Giovanni Cacciapuoti. Si cercano tracce per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. Il legale ha dichiarato: "Il sopralluogo sarà utile per verificare effettivamente ogni elemento dell'azione relativa anche alla giusta contestazione delle aggravanti già riconosciute" nei confronti di Impagnatiello "e anche delle altre per le quali la procura giustamente al pari della famiglia vuole vederci chiaro". "Dalla condotta di Impagnatiello", reo confesso, i familiari "hanno avuto subito l'impressione che non raccontasse tutta la verità"
Ritrovati in un tombino patente e bancomat
I Carabinieri, con il supporto dei Vigili del Fuoco, sono anche alla ricerca del cellulare della vittima, che l'uomo avrebbe gettato in un tombino nei pressi della fermata Metro Comasina. Qui sono infatti stati ritrovati questa mattina una patente di guida che apparterrebbe a Giulia, un bancomat, una carta bancaria blu piegata a metà, e un coltello taglierino di colore scuro.