Sorte: "A Milano una kermesse importante. Con Silvio in campo doppia cifra"

"Abbiamo mobilitato i nostri amministratori e dirigenti e c'è una risposta molto positiva da parte delle dodici province della Regione"

di Nicolò Rubeis
Alessandro Sorte, nuovo coordinatore regionale Forza Italia Lombardi
Milano

Sorte: "A Milano una kermesse importante. Con Silvio in campo doppia cifra"

"A Milano faremo una kermesse importante e io sono in campo per rendere Forza Italia una macchina funzionante in Lombardia, in attesa del miglior pilota: il presidente Silvio Berlusconi". Il deputato Alessandro Sorte, coordinatore azzurro in Lombardia, sta lavorando da giorni all'evento del 5 e 6 maggio, quando si riunirà a Milano tutto lo stato maggiore del partito. "Siamo convinti che con Berlusconi in campo possiamo tornare in doppia cifra" assicura Sorte in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano, rivolgendo lo sguardo alle europee del 2024.

Sorte, le condizioni di salute di Berlusconi migliorano. Ha sentito il Cavaliere in questi giorni?

Al netto della politica c'è un forte sentimento personale. Io voglio molto bene a Berlusconi e sono preoccupato essendo molto legato a lui. Ma risentirlo a lavoro con una voce energica è stata una grande emozione che mi ha fatto molto piacere. È in grande ripresa e questo Paese ha bisogno di Berlusconi, del suo equilibrio, della sua saggezza e della sua autorevolezza.

Intanto vi preparate alla due giorni di Milano.

Sono convinto che la Lombardia si farà trovare pronta. Abbiamo mobilitato i nostri amministratori e dirigenti e c'è una risposta molto positiva da parte delle dodici province della Regione. I sondaggi ci danno tutti in crescita e quindi siamo convinti che la Lombardia darà una grande prova di radicamento. Essere ripartiti da qui per noi è un dato politico molto importante. Sarà una dimostrazione di qualità, per gli interventi che sono stati programmati, e di forza. Ci organizziamo per portare la nostra cultura di governo.

Nella linea da tenere al governo quali sono state le indicazioni di Berlusconi?

All'interno della coalizione siamo gli unici europeisti, atlantisti, liberali e moderati. Siamo distinti all’interno del centrodestra ma leali e pragmatici. Coniughiamo l'ideale con il reale e in questo contesto cerchiamo di portare a casa le nostre battaglie. Berlusconi ci ha dato questi suggerimenti e siamo molto soddisfatti di questi primi passi del governo Meloni, un esecutivo molto equilibrato come nello stile di Forza Italia.

Soddisfatto per i provvedimenti varati il primo maggio?

Sono misure importanti e battaglie storiche di Forza Italia. Abbiamo tagliato il cuneo fiscale che vuol dire aumentare il potere d'acquisto e abbiamo scardinato finalmente il reddito di cittadinanza. Si passa da un assistenzialismo puro a un inserimento nel mondo del lavoro e così cambia l'approccio culturale del M5s. Provvedimenti che servono anche contro la crescente inflazione e che Forza Italia chiederà di prorogare anche per il 2024. Rivendichiamo queste misure perché c'è molto di noi: meno sussidi, più formazione. Ma questo è solo il primo tempo, il secondo sarà rivolto alle imprese, altro nostro punto cardine.

Misure che però le opposizioni hanno duramente criticato.

Noi parliamo con i provvedimenti, le chiacchere stanno a zero. Dobbiamo fare misure per i cittadini e portare la cultura politica liberale nello Stato. E questa cultura la vediamo, per esempio, sul reddito di cittadinanza che viene smontato. Per noi era uno dei chiodi più importanti. L'assistenzialismo è sempre stato antitetico al nostro modo di ragionare.

Pensa che Forza Italia presidierà maggiormente il centro del centrodestra in futuro?

Il centro è Forza Italia e non esiste nessun centro al di fuori di noi. Noi siamo il centrodestra liberale. E l'esplosione del Terzo polo rappresenta un ulteriore importante tassello: quel tipo di illusione è chiaramente e definitivamente finita.

L'anno prossimo poi ci saranno le europee. L'obiettivo di Forza Italia?

Il voto europeo è strategico e fondamentale. L'obiettivo è almeno il 10%. E io sono profondamente convinto che potremmo riuscirci con il ritorno di Berlusconi e riunendo tutte le anime popolari oggi presenti nel panorama politico italiano.

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