Taxiblu: dati Antitrust lontano dalla realtà
Taxiblu: "Ogni singola chiamata inevasa viene ripetuta almeno 3/4 volte. E l’interpretazione data dall’ Antitrust a quei dati non corrisponde alla realtà"
Taxiblu: dati Antitrust lontano dalla realtà
"In merito alla segnalazione che l’Antitrust ha inviato ad alcuni Comuni, tra cui Milano, -s piega Emilio Boccalini, vice presidente di Taxiblu 02.4040, il più grande radiotaxi di Milano- relativamente alla regolamentazione delle licenze taxi, credo sia doverosa una sottolineatura. Almeno per quella che è la realtà milanese. I dati in particolar modo che disegnano una criticità sulle chiamate inevase, dati forniti tra gli altri anche da noi di Taxiblu, quando sono stati forniti, erano stati accompagnati da una precisa spiegazione degli stessi. Da parte nostra come anche da tutti gli altri soggetti che li hanno forniti. Una spiegazione che è stata omessa nella segnalazione e che disegna una realtà diversa da quella che è".
Taxiblu: ogni singola chiamata inevasa viene ripetuta almeno 3/4 volte
"L’ esempio più lampante - prosegue Boccalini - è appunto sulle richieste inevase. Dove per fare un esempio semplicissimo, in una città come Milano che ha almeno 5/6 applicazioni o numeri Radiotaxi, chi cerca un Taxi e non lo trova nell’ immediato prova almeno ad utilizzare altri 2 o 3 numeri radiotaxi o servizi di prenotazioni via App. Quindi parliamo non di due richieste inevase come disegnerebbero i dati decontestualizzati e non spiegati, ma di una corsa comunque effettuata. Ed è un ragionamento non empirico ma dato da un controllo incrociato e confrontato con gli altri radiotaxi. Quindi il fantomatico 20% di inevase che delinea l’Antitrust a Milano è nella realtà dei fatti un 6%, massimo 7%. Perché ripeto ogni singola chiamata inevasa viene ripetuta almeno 3/4 volte. E l’interpretazione data dall’ Antitrust a quei dati non corrisponde alla realtà delle cose"