Trapper milanese arrestato per rapina in piazzale Segesta
E' stata proprio la vittima a riferire ai Carabinieri l'identita' di uno degli aggressori avendo riconosciuto il trapper
Trapper milanese arrestato per rapina in piazzale Segesta
E' noto su Spotify con lo pseudonimo di "Dahirve'", uno degli giovani che, circa otto mesi fa a Milano hanno aggredito un ragazzo di origine egiziana. Il trapper, famoso nel quartiere San Siro, insieme ad altri due giovani italiani di seconda generazione e con precedenti per furto, alle 23:25 dello scorso 7 gennaio avevano avvicinato la vittima nell'ascensore della fermata Segesta della M5. Dopo averlo condotto di forza all'esterno, lo hanno bloccato e minacciato per sottrargli il portafogli e il telefono cellulare. All'istintiva reazione del ragazzo i tre hanno lo hanno colpito con calci e pugni fino a fargli perdere i sensi.
I due aggressori hanno precedenti contro il patrimonio
E' stata proprio la vittima a riferire ai Carabinieri l'identita' di uno degli aggressori avendo riconosciuto il trapper. Le indagini dal Nucleo Operativo della Compagnia di Porta Magenta con la raccolta di testimonianze e l' analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza e dei tabulati di traffico telefonico, avevano quindi ricostruito i fatti ed avevano portato all'identificazione di due degli aggressori, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio.
Il provvedimento eseguito dai carabinieri della Compagnia di Porta Magenta riguarda l'aggressione ai danni di un ragazzo sedicenne di origini egiziane nella tarda serata del 7 gennaio alla fermata della metropolitana Segesta. I due arrestati, che hanno computo da poco i 18 anni, con un terzo complice non ancora identificato, avevano avvicinato il ragazzo nell'ascensore della stazione; lo avevano portato fuori e minacciato per rubargli il portafogli e il telefono. Alla reazione del ragazzo, lo avevano aggredito a calci e pugni fino a fargli perdere conoscenza, Il giovane aveva presentato denuncia ai carabinieri riuscendo anche a indicare l'identità di uno dei suoi aggressori, riconosciuto come il trapper noto nella zona di San Siro.