Violenza sessuale di gruppo: arrestato il figlio del calciatore Lucarelli

Violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa americana, due arresti. Uno dei coinvolti è il figlio del calciatore Lucarelli

Milano

Il legale di Mattia Lucarelli: "Devastato e incredulo. Faremo ricorso al Tribunale del Riesame"

"É devastato e incredulo e dice che non c'è stata alcuna violenza". L'avvocato Leonardo Cammarata descrive così Mattia Lucarelli, figlio dell'ex attaccante del Livorno, agli arresti domiciliari da oggi assieme al compagno di squadra Federico Apolloni con l'accusa di violenza di gruppo nei confronti di una studentessa statunitense a Milano per una stage universitario.

Il difensore ha annunciato il ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la revoca della misura cautelare aggiungendo che sono in corso indagini difensive. L'interrogatorio di garanzia dei due ragazzi davanti al gip Sara Cipolla si terrà martedì prossimo.

Milano, violenza sessuale di gruppo: arrestato il figlio del calciatore Lucarelli

Violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa americana. I fatti si svolsero nel marzo del 2022, la Polizia di Stato ha ora arrestato due ragazzi di 22 e 23 anni. Secondo quanto riportano le agenzie, uno dei due sarebbe Mattia Lucarelli il figlio dell'ex calciatore  Cristiano Lucarelli e a sua volte giocatore nel Follonica. I due sono attualmente ai domiciliari.

La notte di violenza di cinque ragazzi sulla studentessa statunitense

Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Milano, la giovane al termine di una serata trascorsa in discoteca con delle amiche, aveva accettato un passaggio in auto da cinque giovani che, invece di riaccompagnarla a casa, l'hanno condotta in un appartamento in centro citta' dove la ragazza sarebbe stata costretta dal gruppo a subire atti sessuali commessi, in particolare, dai due italiani destinatari dell'odierno provvedimento di custodia cautelare eseguito con la collaborazione della Squadra Mobile della Questura di Livorno.

Milano, la violenza sessuale di gruppo in parte registrata sui cellulari

La violenza sessuale di gruppo  è stata in parte registrata, conservata e ritrovata nei telefoni cellulari degli arrestati. E' un dettaglio che emerge dopo l'arresto.

Dopo qualche giorno dagli abusi subiti, la giovane era riuscita a contattare la Polizia di Stato e a denunciare i suoi aggressori, venendo poi sentita dai pubblici ministeri della Procura della Repubblica di Milano. L'attivita' di indagine svolta dai poliziotti della Squadra Mobile milanese ha consentito di risalire all'identita' dei cinque giovani, riuscendo ad attribuire a ciascuno di loro la condotta commessa ai danni della vittima, sia mediante l'ascolto di alcuni testimoni che attraverso l'analisi di quanto estrapolato dai telefoni cellulari della vittima e dei presunti autori.

In manette anche un altro calciatore: Federico Appolloni

Anche l'altro giovane finito con agli arresti domiciliari per la presunta violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa americana e' un calciatore. Si tratta di Federico Appolloni, 23 anni da poco compiuti, che gioca come centrocampista in serie D per il Livorno. Nei confronti di lui e di Mattia Lucarelli, l'altro destinatario della misura cautelare, la gip Sara Cipolla ha ravvisato il pericolo di reiterazione del reato. Escluse le esigenze cautelari del pericolo di fuga e di inquinamento probatorio. Appolloni e Lucarelli erano a conoscenza dell'indagine a loro carico prima delle estate quando, sulla base di un decreto di perquisizione, i loro cellulari sono stati sequestrati dagli inquirenti milanesi.

Gip di Milano: "Gli arrestati "potrebbero verosimilmente in altre occasioni approfittare di una giovane ragazza ubriaca"

Mattia Lucarelli e Federico Apolloni, calciatori del Livorno, finiti ai domiciliari - su richiesta della procura di Milano - con l'accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa americana hanno "agito in un contesto ludico e ricreativo, approfittando dello stato 'alterato' della giovane". Le modalità con cui è stata compiuta la violenza "appaiono particolarmente allarmanti e denotano la spregiudicatezza degli indagati, in quanto risultano suscettibili di essere utilizzate dagli stessi in innumerevoli altri episodi". Lo scrive nell'ordinanza di custodia cautelare il gip di Milano Sara Cipolla che ha accolto la tesi del pm Alessia Menegazzo e dell'aggiunto Letizia Mannella. Gli arrestati "potrebbero verosimilmente in altre occasioni approfittare di una giovane ragazza ubriaca fuori da una discoteca per adescarla e portarla presso l'abitazione di uno dei due ragazzi, e quindi ivi abusare della stessa e riprenderla a sua insaputa. Emerge invero nitidamente dai video che riprendono la violenza e dagli ulteriori atti di indagine, in particolare le intercettazioni ambientali, l'incapacità degli indagati di comprendere appieno il disvalore delle proprie condotte, e la conseguente possibilità che gli stessi reiterino nei propri comportamenti delittuosi, convinti della propria innocenza" si legge nelle esigenze cautelari.

La ragazza: "Ero rimasta congelata, continuavo a fare no con la testa"

"Quando ho compreso quello che stava succedendo () ero rimasta congelata, cioe' ero congelata, ero un attimino atterrita, perche' praticamente lui era dentro di me Io gli ho detto che ho un ragazzo, ho detto di no perche' questo non poteva succedere perche' ho detto di no. Stavo comunque muovendo la testa, continuando a dire di no, che avevo un ragazzo". Cosi' la studentessa americana di 22 anni ha raccontato il momento della presunta violenza subita dai calciatori del Livorno Mattia Lucarelli e Federico Apolloni nel corso dell'incidente probatorio dello scorso 20 dicembre davanti al gip Sara Cipolla. Nell'esame a cui hanno partecipato le difese dei due arrestati la ragazza - si legge nell'ordinanza di misura cautelare - "affermava di aver detto chiaramente di non volere avere un rapporto sessuale, di aver anche verbalizzato il suo dissenso al rapporto".

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