Aboubakar Soumahoro, dagli stivali in Aula a Fazio: chi è il Boldrino di Sx

Il deputato ospite a Che tempo che fa da Fazio potrebbe correre per la guida del Partito Democratico

Di Giuseppe Vatinno
Politica

L'opinione contro Soumahoro - E' nato un nuovo "Boldrino"

Ieri sera dal solito Fazio a Che tempo che fa (Rai 3) è andato in onda Aboubakar Soumahoro, nuovo idolo della sinistra da poco deputato grazie a Nicola Fratoianni, che ha fatto eleggere anche la moglie. Soumahoro è nato in Africa, sindacalista dei braccianti, si è distinto nel tempo per alcune iniziative coreografiche tra cui un incatenamento davanti a Montecitorio e similari. Ha esordito in Parlamento presentandosi con degli stivaloni sporchi di fango e così facendo ha dimostrato di non avere alcun rispetto per l’alto luogo istituzionale a cui è stato chiamato.

Il Parlamento non è infatti una porciliaia. Appena entrato ha poi cercato lo scontro con Giorgia Meloni che aveva osato dargli del “tu”, premettendo che stava rivolgendosi ad un collega e quindi la colloquialità ci stava tutta. La premier si era anche scusata, in verità troppo e questo ha ringalluzzito il sindacalista che ha subito replicato facendo sfoggio addirittura di una citazione di Gramsci, che sebbene presa da Wikipedia, fa sempre il suo porco effetto: “Visto che la Presidente Meloni è anche Lei ‘scolara della Storia’ parafrasando Gramsci, si ricorderà che durante lo schiavismo e la colonizzazione i ‘neri’ non avevano diritto al ‘Lei’, che era riservato a ciò che veniva definito ‘civiltà superiore’. Ma forse quando un underdog incontra un under-underdog viene naturale dare del tu”.

Ma non contento qualche giorno dopo ha ricominciato a lamentarsi: “Meloni può darmi del dottore, sono laureato”. E giù un’altra lagna. Possiamo quindi dire che è nato un nuovo Boldrino che ci accompagnerà linguisticamente insidiando il posto all’originale che ha la sfortuna di essere donna e bianca.

Oltretutto Soumahoro dimostra di avere la cittadinanza italiana ma di non conoscere affatto l’Italia. Sono decenni che anche da noi –e la regola vale per tutti bianchi, neri, gialli e blu- è invalsa la invero fastidiosa pratica di dare del “tu” e di non riconoscere il titolo di “dottore” a nessuno che ne abbia diritto se non per percurarlo. Quindi del tutto fuori luogo anche la seconda reazione. Ma Soumahoro è un tipo furbetto ed ha capito che sfruttando la sua diversità può fare carriera e anche molto rapidamente.

Infatti ieri sera si era già fiondato dal solito Fabio Fazio che su questa cose c’ha una specializzazione a Stanford e tra le altre amenità è uscita anche una sua possibile candidatura a fare il segretario del Partito democratico. Naturalmente ci sta qualche problemino del tipo che lui fa parte di un altro partito e quindi non può partecipare alle primarie, ma siamo certi che qualche escamotage si troverebbe perché Soumahoro da bravo sindacalista sa che le regole valgono solo per gli altri.

E qui veniamo alla politica. Il Pd sono anni che mostra questa perniciosissima tendenza alla ricerca di un Papa Nero (scusate il gioco di parole seminvolontario). Bastava che ci fosse qualche tipo o tipa particolare che veniva candidato immediatamente. Poi non se ne è fatto mai niente ma la tendenza a cercare la figura che colpisce l’immaginazione e basta c’è sempre stata, segno peraltro di una totale assenza di idee.

Del resto le candidature bizzarre sono un imperativo dei radical chic. La cosa funziona così.    Dai loro attici vedono –ad esempio- un mangiatore circense di fuoco che si esibisce sulla pubblica piazza e se ne innamorano, soprattutto le donne. Lasciano cadere le tartine imburrate al salmone, prendono al volo la ztl sempre esibita come status symbol sul mobile di antiquariato toscano e scendono per strada a inseguire il nuovo mito.

Ed è per questo che il Pd ha perso rovinosamente le scorse elezioni. La gente, soprattutto quella d sinistra vera, si è stufata del giochetto e vuole tornare ai valori reali e non al solo apparire.  Un discorso a parte meriterebbe Fazio, vera piaga mediatica che da anni ammorba la televisione peraltro pubblica con il finto buonismo al curaro che lo caratterizza. Purtroppo con la vittoria del centro – destra Fabio il Furbo ha vinto una polizza assicurativa a 5 anni perché se la Meloni lo toccasse ci sarebbe una rivolta popolare al grido del “fascismo è tornato”. Ultimo consiglio al Dottor Soumahoro: “Se lei sta sempre in televisione quando trova il tempo per lavorare?”.

 

L'opinione pro Soumahoro: Al Pd serve più radicalità: Aboubakar Soumahoro sarebbe il leader ideale

 

 

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