Alemanno: "Immigrati, banche, Ucraina e... Tutti gli errori di Giorgia Meloni"

A La Piazza di Affaritaliani.it l'affondo di Gianni Alemanno contro la premier. Video

di redazione politica
Gianni Alemanno a La Piazza 2023. Foto Nick Zonna
Politica

Secondo Alemanno l'errore di fondo di Meloni "è l'eccessiva sudditanza verso l'esterno e in particolare verso l'Europa"

 

Tutti gli errori di Giorgia Meloni visti da destra. L'intervento di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e storico esponente della destra sociale, a La Piazza di Affaritaliani.it a Ceglie Messapica è stato preciso e dettagliato. Un affresco di ciò che non va e di come, secondo Alemanno, Meloni stia deludendo chi l'ha votata.

"Ci sono molti segnali di distacco di Meloni dalla gente, non si può abolire il reddito di cittadinanza senza un'alternativa valida". E ancora, sul salario minimo: "Il tema non va lasciato alla sinistra. Il tema del lavoro povero è molto serio. E la premier doveva parlarne con le parti sociali e non con le opposizioni a Palazzo Chigi".

Ma secondo Alemanno l'errore di fondo di Meloni "è l'eccessiva sudditanza verso l'esterno e in particolare verso l'Europa che ha un atteggiamento liberista e austero non sostenibile. Serve dunque una trattativa durissima con Bruxelles per allentare i vincoli".

"Non basta tagliare le tasse per creare sviluppo", ha aggiunto l'ex sindaco di Roma. "Serve un nuovo intervento dello Stato altrimenti rischiamo di perdere tutte le nostre realtà che vengono acquisite dalle multinazionali estere". E ancora: "Il ceto medio sta sprofondando nella povertà, non serve certo la flat tax che favorisce i ricchi ma un Fisco a misura di famiglia".

Per quanto riguarda la tassa sugli extraprofitti delle banche, Alemanno ha affermato: "Il principio è giusto, ma il provvedimento è stato fatto in modo improvvisato e la tassa verrà scaricata sui correntisti".

Poi l'affondo pesantissimo sull'immigrazione. "Siamo passati dal blocco navale al raddoppio dei flussi Siccome è un fenomeno epocale dobbiamo rassegnarci e aprire le frontiere? No, serve un atteggiamento forte e frenante da parte del governo che finora non si è visto. Anche in questo caso si tratta di sudditanza verso l'Ue. Confronti e contatti con i partner europei ma nessun risultato concreto".

E ancora: "Siamo molto impegnati in Ucraina e questo ha sottratto risorse al Mediterraneo che per noi è centrale. La prima cosa che ha fatto Meloni tornando a Palazzo Chigi è stato un messaggio a Zelensky, stare sempre sotto il ricatto di Kiev non va bene. Non perché Putin abbia ragione ma perché dobbiamo operare per arrivare a una pace senza la quale non risolveremo i nostri problemi".

In definitiva, da parte di Meloni - sostiene Alemanno - "è venuta meno quella promessa di sovranità nazionale e di indipendenza nazionale nei confronti degli Stati Uniti e dell'Unione europea. Anzi, le risposte date dal governo finora vanno in senso contrario".

L'INTERVENTO DI GIANNI ALEMANNO A LA PIAZZA

 

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