Alemanno su Affari: “Vannacci? Paga le denunce sull’uranio impoverito”

Il caso del libro del generale definito razzista e omofobo. Su Affari l'intervento dell'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno

di redazione politica
Gianni Alemanno
Politica

Caso Vannacci, Alemanno su Affari: "Naturale prendere le sue difese"

Il caso del generale Vannacci monta giorno dopo giorno. E c’è chi sostiene che dietro al libro tanto discusso, “Il mondo al contrario”, in cui vengono messe nero su bianco idee definite razziste e omofobe, ci sia un’operazione politica per preparare il primo affondo elettorale a Giorgia Meloni alle prossime elezioni europee. I protagonisti dell’operazione sarebbero Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, già ministro del centrodestra, oggi leader del Forum dell’indipendenza italiana e Francesco Storace, ex presidente di Centrodestra della Regione Lazio.

Il libro del generale, il quale proprio oggi è stato avvicendato ufficialmente dall’Esercito al comando dell'Istituto Geografico militare di Firenze, ha suscitato grandi polemiche, tanto da portare il ministro della Difesa Crosetto ad avviare un esame disciplinare che ha scatenato un terremoto nel Centrodestra.

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E se Francesco Storace smentisce tutto con un tweet al veleno: “Se volete scoprire quante cazzate si possono scrivere leggere tranquillamente questo ‘articolo’”, riferendosi a un pezzo di Avvenire rilanciato da Dagospia in cui si affronta il tema dell’operazione politica a destra di FdI per fare le scarpe a Meloni, Alemanno, interpellato da affaritaliani.it, non si fa mancare l’occasione di attaccare la premier e il ministro Crosetto.

L’intervento di Gianni Alemanno per Affaritaliani.it

Come una piccola valanga che rotola a valle, le notizie sulla vicenda del Generale Vannacci si stanno ingigantendo oltre la realtà, incrociandosi con l’interesse che ha suscitato la nostra iniziativa ad Orvieto di lanciare il Forum dell’indipendenza italiana. Avevamo detto ad Orvieto che il Governo Meloni si stava muovendo su una strada sbagliata che lo sta portando a deludere le speranze di cambiamento degli elettori che lo hanno votato.

La destituzione del Generale Vannacci è arrivata a confermare in modo clamoroso questa tendenza sbagliata. Non solo non si sta difendendo uno dei migliori ufficiali dell’Esercito italiano dagli attacchi di Repubblica, ma per iniziativa del Ministro Crosetto lo si mette alla gogna. Per questo è stato naturale per noi prendere le difese di Vannacci, anche se non tutto quello che ha scritto sul suo libro è condivisibile e appropriato. Ma questo non significa arruolare il Generale nelle nostre fila, primo perché è un ufficiale in servizio secondo poi perché non abbiamo mai avuto modo di confrontarci con lui sulle tesi politiche.

Solo una breve telefonata di solidarietà. Storace, invece, non lo sento da almeno sei mesi e quindi non c’è nessun progetto politico comune tra me e lui, solo la vecchia amicizia e nulla più. Quindi rimaniamo con i piedi per terra: oggi l’obiettivo è quello di impedire la persecuzione di questo ufficiale e di ottenere un “ravvedimento operoso” da Crosetto che ha detto cose veramente inaccettabili. Anche perché ci sono ulteriori è inquietanti verità sull’attacco a Vannacci che devono ancora essere messe pienamente in luce, sto parlando della denunce da lui fatte sulla conseguenze sulle nostre truppe sull’uranio impoverito. Noi facciamo le battaglie perché ci crediamo non perché abbiamo degli intenti strumentali.

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