Anci, Manfredi vince la sfida con Lo Russo. Il primo cittadino di Napoli sarà il presidente di tutti i sindaci
Vertice con Schlein: il sindaco di Torino come "ricompensa" entrerà nella segreteria del Pd e sarà comunque vice di Manfredi
Gaetano Manfredi nominato presidente Anci (Foto Lapresse)
Anci, trovato l'accordo: il "sindaco dei sindaci" sarà ancora un rappresentante del Sud
Dopo una lunga trattativa i sindaci hanno trovato l'accordo. Il dopo Decaro, come presidente dell'Anci, sarà Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, sconfitto il primo cittadino di Torino Stefano Lo Russo. Il Pd, a poche ore dall’Assemblea nazionale dei Comuni italiani, ha siglato un’intesa politica per uscire da un'insidiosa paralisi. Mercoledì, a Torino, - riporta Il Corriere della Sera - inizierà infatti il congresso per eleggere il nuovo "sindaco dei sindaci", ma la contrapposizione tra Nord e Sud aveva portato in un vicolo cieco. Dopo 8 anni di presidenza del barese Antonio Decaro, sarà un altro sindaco del Sud a guidare gli oltre 7.200 Comuni. Quest’accordo politico prevede un importante riconoscimento per Lo Russo, che oltre a diventare il numero due di Anci entrerà nella segreteria nazionale del Partito democratico, con l’incarico di "coordinatore dei sindaci", ruolo rimasto vacante dopo che l’ex primo cittadino di Pesaro Matteo Ricci è stato eletto eurodeputato.
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Così, visto che al Lingotto mercoledì 20 novembre arriverà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, gli azionisti di maggioranza del Partito democratico hanno accelerato, anche per evitare una figuraccia davanti al capo dello Stato. Si è scongiurata, insomma, - prosegue Il Corriere - la replica di una telenovela stile 2011, quando i sindaci di centrosinistra furono costretti a improvvisare delle "primarie" tra il barese Michele Emiliano e il reggiano Graziano Delrio, a un'ora dalla votazione, per evitare di presentarsi spaccati in assemblea. E sullo sfondo c’è sempre lui, l’eterno "promesso alleato" Giuseppe Conte. La segretaria Schlein, finora, aveva tentato una strategia soft, sperando che Manfredi e Lo Russo trovassero un accordo tra loro. Ma alla fine, Schlein è stata costretta a prendere in mano la situazione. Fin dall’inizio, la leader dem aveva una netta preferenza per Manfredi, sindaco civico a lei vicino, ma legatissimo anche a Conte, di cui fu ministro nel suo secondo governo e alla fine a spuntarla è stato proprio lui.