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Piano Mattei, la sfida di Meloni entra nel vivo: 600 milioni per i primi progetti. Contatti con Angola e Ghana
Il Piano Mattei entra nel vivo: sono 600 i milioni che l'Italia ha messo in campo per attuare i primi progetti
Mattei, 600 milioni per i primi progetti. Lo sforzo finanziario dell'Italia per l'attuazione del piano
Il Piano Mattei entra nel vivo: sono 600 i milioni che l'Italia ha messo in campo per attuare i primi progetti. Lo si legge nella relazione sullo stato di attuazione, inviato alle Camere dopo i primi 6 mesi di attività della Struttura di missione e consultato in anteprima dall'Ansa. Può arrivare fino a 320 milioni di dollari, poco più di 300 milioni di euro, il contributo italiano alla fase 2 di sviluppo del "Corridoio di Lobito", la nuova connessione ferroviaria tra l'Angola e la regione mineraria del rame in Zambia. Tra le 22 schede di progetti, scrive l'Ansa, anche quello in Kenya per l'ampliamento della produzione di olio vegetale per biocarburanti avanzati, il cui esecutore è Eni Kenya in partenariato con il Ministero dell'Agricoltura locale: è finanziato con 71 milioni dal Fondo italiano per il clima, amplificando un finanziamento di 128 milioni dell'International Finance Corporation (Banca Mondiale), per un pacchetto complessivo di circa 200 milioni.
Per il Piano Mattei l'Italia ha avviato "interlocuzioni con le Autorità del Ghana e dell'Angola, due Nazioni non comprese tra quelle dove realizzare i progetti pilota della prima fase", si legge nella relazione. Nel documento di 35 pagine si sottolinea che il Piano "per sua natura è in costante evoluzione", e anche il suo documento strategico "deve necessariamente essere considerato un 'documento vivente', soggetto a un continuo aggiornamento anche sulla base dei costanti input provenienti dalle Nazioni africane in linea con i propri piani di sviluppo nazionali". Questa strategia, viene spiegato, "verrà attuata attraverso il progressivo coinvolgimento di ulteriori Nazioni interessate dalle iniziative del Piano e mediante il rafforzamento delle attività già in corso, così come tramite la previsione di nuove priorità e progettualità su specifiche richieste da parte dei partner". Inoltre, si rende noto che "già nel 2024 è stata avviata una riflessione sull'estensione del Piano Mattei ad altri partner africani nel 2025, secondo una logica incrementale".