Antimafia, Aventino a metà di Pd e M5s: escono dall'Aula ma poi votano De Raho
Le opposizioni prima escono dall'Aula e non votano per la Colosimo, ma poi tornano per far eleggere De Raho vicepresidente. Le accuse: "Incoerenti"
Antimafia, la proteste del gruppo delle Autonomie e le mosse di Conte
L'elezione di Chiara Colosimo di Fdi come presidente della commissione Antimafia, continua a far discutere. La deputata è finita nel mirino per i presunti legami con l'ex Nar condannato per la strage di Bologna Luigi Ciavardini. Il voto di ieri - si legge sul Corriere della Sera - è stato molto burrascoso. Prima le accuse, poi l'appello a cambiar candidato, quindi l'uscita dall'aula al momento del voto di Pd, Cinque Stelle e Alleanza verdi e sinistra. E così Chiara Colosimo, deputata di FdI, è diventata presidente della commissione antimafia soltanto con i voti del centrodestra. Le proteste delle opposizioni poi sono continuate, ma per le successive votazioni gli stessi partiti hanno deciso di cambiare strategia, provocando la protesta del gruppo delle Autonomie, che li hanno accusati di incoerenza per aver ottenuto l’elezione di un vicepresidente e di un segretario.
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Rispettivamente - prosegue il Corriere - il Cinque Stelle Federico Cafiero De Raho (13 voti) e il dem Anthony Barbagallo (13 voti). "Si sono spartiti gli incarichi" protestano dal gruppo delle Autonomie. L’altro vicepresidente è Mauro D’Attis di FI (29 voti) mentre il segretario di maggioranza è Antonio Iannone di FdI (30 voti). Raffaella Paita (Iv) e Giuseppe Castiglione (Az), rimasti in aula al momento del voto, hanno bacchettato i colleghi di opposizione: "Non si esce dalle aule del Parlamento, men che meno se si tratta dell’Antimafia". La neopresidente Colosimo tira dritto: "Indagheremo su tutto quello su cui bisogna indagare" a cominciare "dalle infiltrazioni negli appalti e nel Pnrr". E De Raho la mette in guardia: "Le impediremo di bloccare le inchieste sulle stragi".