Armi a Zelensky? Mattarella tace e segue la guerrafondaia Meloni

Meloni ci ha messo la faccia degli italiani, in maggioranza contrari e, sempre più decisamente, alla sua politica estera sulla guerra in corso

Di Paolo Diodati
Politica

Hollywood Zelensky e la faccia degli italiani


Conte ha detto: "Meloni faccia di bronzo.".... E Mattarella, lo sgarrante della Costituzione?

Forse Conte voleva usare un termine più forte e appropriato. Non gli è venuto in mente. 

Forse "faccia da schiaffi" o "da sbruffona", per non dire parolacce, sarebbero stati più adeguati perché, in realtà, di fronte al mondo e alla Storia, Giorgia, nel continuo sforzo a fare la simpaticona, sull'invio di armi e denaro, ad esser seri, ci ha messo la faccia degli italiani, in maggioranza contrari e, sempre più decisamente, alla sua politica estera sulla guerra in corso (vedi e vota referendum ripudia la guerra                           https://t.me/referendumRipudiaLaGuerra). 

Chi, all'estero, sa che parla per conto suo, mentre gli italiani, in maggioranza sono contrari? Un momento: Mattarella è certamente d'accordo con lei facendo pagare, eventualmente, il conto agli italiani. Chi tace acconsente. Mattarella, che avrebbe ampiamente meritato l'Asino d'oro 2021, come proposto all'unanimità dalla commissione (11 membri) e che non lo ebbe a causa di un presidente pusillanime certo di chissà quali conseguenze per chi aveva ricordato e sottolineato la campagna presidenziale del tutto fuori luogo, deragliando dal binario delle sue competenze e attività previste. Fece una sua campagna contro i no-vax, basata su falsità scientifiche che ripeteva a pappagallo. E ora, sull'invio di armi e soldi a Hollywood Zelensky? Ora, il logorroico, tace, seguendo la guerrafondaia Meloni. Come non definirla così, quando si legge che, grazie al suo deciso intervento alla Camera a favore della prosecuzione di appoggio a Zelensky, "sta spopolando tra gli entusiasmi dei vertici ucraini"? Quasi meglio di Biden. Tanta chiacchiera alla Camera, ma non una parola, assieme a Mattarella, di fronte all'immediato "N0!" del loro Gran Capo Biden, alla proposta di pace cinese, accettata dalla Russia. Gran Capo che, dal Paradiso della democrazia, ha scartato immediatamente, senza sentire nessuno, anche la possibilità dell'inizio di un confronto con i Russi. Parla a nome di TUTTI: ci si incontrerà coi russi solo quando si saranno ritirati da tutti i territori occupati. Dimenticando o non sapendo, che in quei territori c'è la maggioranza di abitanti russi. E la nostra bella accoppiata, Giorgia e Sergio, muti come gli altri vassalli al guinzaglio!  

Hanno clamorosamente ridimostrato, per l'ennesima volta, l'umiliante sottomissione a Biden, "criminale sanitario" per aver autorizzato (lui sì che ci mise la sua faccia da topo irresponsabile) la vendita del "vaccino" Pfizer circa un anno e mezzo prima della fine della sperimentazione, provocando le dimissioni del Direttore e vice-Direttore dell'Istituto che ne stava studiando efficacia, effetti collaterali e pericolosità. 

Il vaccino protegge soprattutto i fragili, dicevano grazie alla mancata sperimentazione. Ora sappiamo, avendo i dati della sperimentazione fatta direttamente sui fragili, che era per loro ancora più pericoloso vaccinarsi, rispetto ai più giovani. 

Ora che si può tranquillamente scrivere articoli con titoli a caratteri cubitali tipo "La banda Speranza", "Il CTS è una mafia", "nascondevano i dati negativi", "Dobbiamo diffondere terrore per spingerli a vaccinarsi" con Brusaferro alle dipendenze del capobanda Speranza, ora c'è il gioco previsto dello scaricabarile per questioni scientifiche e di acquisti: Sileri, Brusaferro, Speranza, le virostar, Conte, Mattarella, Schillaci, Arcuri (acquisto di oltre 800 milioni di mascherine. Ora si dice, esagerando per rendere l'idea, mascherine utili a fermare i virus, come un'inferriata a fermare le zanzare) ecc.. ecc... . 

La colpa è un po' di tutti e, quindi, di nessuno. Ma si può risalire, con assoluta certezza, a chi ci mise la faccia, nel contribuire a drammatizzare ancora di più, un'isteria collettiva: il criminale sanitario Biden, che detta legge.

Come recidere il guinzaglio?

Il colmo dei colmi è che ora amano il guinzaglio anche gli ex-comunisti, ferocemente a favore dell'esportazione della libertà, all'americana.

Fu un democristiano che vedeva lontano, Aldo Moro, a rendersi conto della libertà limitata di cui godeva l'Italia. E noi possiamo aggiungere: e gode. Forse la Presidente (al diavolo "il" Presidente) ha capito che, recidendo il guinzaglio, anzi al solo parlarne, avrebbe chiuso con la politica ad alto livello. Mi auguro che riviva l'amore tra Conte e Salvini e che lavorino per un governo di contrari alla guerra, a prescindere dai partiti di appartenenza, come, d'altra parte, è la situazione reale.

La vicenda dell'articolo di Moro, respinto dal quotidiano Il Giorno, rende l'idea della difficoltà a recidere il guinzaglio ed ha dell'incredibile. Rifiutato perché dal linguaggio ritenuto troppo duro. "Figuriamoci!" commenta sarcastico Maurizio Belpietro "Tutti sanno che Moro fosse moscio anche nello stringere una mano...". Ma era il concetto, ad essere troppo forte e quindi, impubblicabile: "Comunisti al Governo? America dà consigli, ma limita la politica." 

L'articolo era nella borsa del mite politico che lavorava per il compromesso storico (governo PCI e DC) quando fu sterminata la sua scorta e fatto prigioniero.

Scrive Riccardo Ruggeri in un articolo di oggi: "L'Occidente sbagliò sulla guerra in Iraq. Tra 20 anni potremo dirlo pure dell'Ucraina". L'articolo rende bene l'idea delle tecniche, degli imbrogli dell'Occidente, perennemente a guida americana, per "esportare la democrazia". Figuriamoci se un allocco come Hollywood Zelensky, predisposto e ansioso di importare la democrazia a tutti i costi, non spalancava la bocca e obbligava gli sfortunati che gli sono più vicini, a spalancarla al massimo, per abboccare meglio...

Allora, per dare a George Bush la scusa per invadere l'Iraq, la Cia costruì prove false sulle armi chimiche e batteriologiche di Saddam e delle quali poi, ovviamente, non fu trovata traccia. Chi mentì, sapendo di mentire, Colin Powell, ora se ne pente in pubblico. Irrompendo brutalmente in Ucraina, gli USA hanno dichiarato nullo un referendum vinto dai russi, che sono la stragrande maggioranza in Crimea e nel Donbass, sostituendo il governo di filorussi, con uno di filoamericani. Il difficile equilibrio tra le due popolazioni di fratelli-coltelli, ha retto, fino a quando è comparso Hollywood Zelensky che tra 20 anni sarà giudicato per quello che è: un cinico fanatico del "What ever it takes", grande esperto di pubblicità e propaganda.

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