Autonomia, Gratteri al vetriolo contro Meloni: "Serve un'Italia unita"

Il Procuratore di Napoli attacca e il presidente della Repubblica Mattarella punta il faro sulle riforme del governo. Tempi lunghi per l'esame delle norme

di redazione politica
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Nicola Gratteri
Politica

Autonomia, Mattarella prende tempo, vuole leggere anche le virgole di questa nuova legge prima di firmarla

La riforma dell'Autonomia decisa dal governo Meloni e diventata legge settimana scorsa, non è piaciuta neanche al procuratore di Napoli Nicola Gratteri, il pm critica apertamente la legge varata dal Parlamento e fortemente sostenuta dal centrodestra. "Abbiamo bisogno - dice Gratteri a il Corriere della Sera - di un’Italia unita e più forte. Dell'autonomia non avevamo bisogno". Esempio ne sarebbe la sanità: "Dovrebbe essere nazionalizzata — sostiene il procuratore —. Io sono solo un pubblico ministero di campagna, ma se la Calabria è ridotta a fare venire i medici da Cuba, se la mancanza di medici era nota da dieci anni, perché nessuno è intervenuto? Abbiamo tutti memoria corta".

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Il testo - prosegue Il Corriere - è adesso al Quirinale: il presidente della Repubblica ha 30 giorni per l’esame e, filtra dal Colle, si prenderà il tempo necessario per un esame accurato di una legge "complessa", con "la stessa attenzione che ha per ogni provvedimento". Sergio Mattarella - spiega il quirinalista Marzio Breda su Il Corriere - ha avuto appena il tempo di vedersi recapitare il disegno di legge sull’autonomia differenziata, che si è subito sentito chiedere di rinviarlo alle Camere, opponendo un suo rifiuto a firmarla. Serve, come succede per ogni provvedimento (specie se è molto complesso), un’analisi rigorosa fino alle virgole. Per la quale agli uffici giuridici del Colle e allo stesso capo dello Stato non possono bastare pochi giorni. Tradotto: si prevedono tempi piuttosto lunghi per l'esame di questa riforma.