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Politica
Emiliano fa asse con De Luca: "Valutiamo il ricorso contro la legge Calderoli"

Autonomia, Emiliano: "La Puglia valuta il ricorso contro la legge Calderoli"

Si scalda il fronte dei governatori del Sud contro l'autonomia differenziata. Ad alzare la voce è Emiliano, presidente della Puglia. "La Regione sta valutando con grande attenzione ogni possibilità, compresa l'impugnazione davanti alla Corte costituzionale in via diretta della legge Calderoli" sull'autonomia differenziata. Una mossa che per le Regioni è possibile solo per violazioni della sfera di competenza regionale", h detto il presidente regionale Michele Emiliano, a proposito del ricorso alla Consulta che sta preparando il suo omologo campano Vincenzo De Luca e la possibilità che la Puglia possa sostenerlo. "In questo momento l'unione fa la forza e quindi condivideremo tutte le iniziative che proporranno le altre regioni e che vanno nella stessa direzione", ha aggiunto.

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"L'autonomia differenziata mina il principio di unità e indivisibilità della Repubblica, come sancito dall'articolo 5 della nostra Costituzione, e rischia di creare feudi regionali in cui attrarre potere pubblico e preservare ricchezze locali, a tutto svantaggio della perequazione nazionale. Le prime avvisaglie le avevamo avute già con la riduzione macroscopica del fondo per la perequazione infrastrutturale. L'autonomia differenziata cronicizzerà il divario tra le regioni perché scardina il modello regionale che il Costituente aveva delineato come solidaristico e cooperativo. Quindi la prima cosa da fare è informare i cittadini italiani su quanto sta avvenendo", ha aggiunto il presidente della Regione Puglia, Michele Emliano. 

"I ricorsi sono sempre possibili e sempre tecnicamente complessi. Il punto chiave è che Calderoli, in maniera dolosa, ha inserito la riforma dell'autonomia differenziata in un annesso finanziario, quindi di natura fiscale, alla legge di bilancio. E pensa in questo modo di bloccare la Corte costituzionale che in precedenti ipotesi, per respingere dei referendum, ha fatto riferimento alla qualifica che la legge dà di se stessa, perché è vietato il referendum abrogativo delle norme fiscali". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, parlando su La7 sull'ipotesi di presentare ricorso alla Corte Costituzionale contro l'autonomia differenziata. "Altrettanto complesso - ha ribadito - è il ricorso diretto delle Regioni. Le Regioni possono ricorrere direttamente alla Corte costituzionale nel caso in cui vedano lese le proprie prerogative. In questo caso bisognerebbe, nel ricorso, dimostrare che la norma approvata colpisce delle prerogative della Regione che fa il ricorso, che non possono essere toccate. E non è semplicissimo". "La via maestra - ha concluso - è politica".+

Autonomia, Emiliano: "Serva la rivolta di tutti gli italiani" 

Autonomia, De Luca: "Pronti alle barricate ma sedendoci al tavolo" 

"La Campania parla a nome di un altro Sud, quello dell'efficienza ma chiedendo di avere armi pari su risorse e personale. Poiché così non è, noi dobbiamo fare le barricate contro questo tipo di Autonomia differenziata. La Campania è in prima linea nella battaglia". Così il governatore della Campania Vincenzo De Luca nell'appuntamento social del venerdì parlando del disegno di legge sull'Autonomia differenziata approvato dal Parlamento. "La nostra linea - ha aggiunto - è quella della burocrazia zero, non della rottura costituzionale. La Regione Campania chiede più poteri su quelle materie su cui impera la palude burocratica romana e questa è l'altra battaglia da fare". "La Campania - ha aggiunto De Luca - si siederà al tavolo dell'Autonomia un minuto dopo l'approvazione della legge ma per muoversi in direzione opposta a quella di questa Autonomia. Vogliamo invece far valere al tavolo la nostra linea che è quella di burocrazia zero. Anziché spaccare l'Italia e fare i furbi sulle risorse per sanità, trasporto pubblico e scuola, muoviamoci assieme - l'appello di De Luca - per sconfiggere la palude burocratica romana". 

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca parla di autonomia lanciando una sfida all'opposizione e ai settori della maggioranza critici sul provvedimento: "Approvate due emendamenti. Il primo per vietare a tutte le regioni, del Nord e del Sud, di fare contratti integrativi regionali per sanità e scuola. Sarebbe questo un elemento di garanzia e di non rottura dell'unità nazionale. Noi siamo disponibili se diciamo che l'autonomia non vuole spaccare l'Italia e si approva l'emendamento che vieta di stipulare contratti integrativi in tutte le regioni su sanità e scuola. In questo modo - spiega - potremmo evitare referendum e ricorsi alla Corte Costituzionale". L'altro emendamento cui fa riferimento De Luca riguarda le risorse per le regioni stanziate dal fondo Ssn: "Devono essere uguali per ogni cittadino - avvisa - così come il numero dei dipendenti della sanità pubblica deve essere uguale per tutte le regioni. Se approviamo questi due emendamenti - ha concluso - possiamo andare avanti tranquilli". 






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