Azzolina: "Per salvare la scuola, Ffp2 per tutti e proroga dei contratti Ata"
Le proposte dell'ex ministra dell'Istruzione per salvare la didattica in presenza: distribuzione massiccia di mascherine e distanziamento nelle classi
L'ex ministra interviene sulla strategia per garantire la scuola in presenza
Dopo l'intervista ad affaritaliani.it, nella quale Lucia Azzolina ha esplicitato le sue critiche alla gestione della pandemia nelle scuole da parte del suo successore Patrizio Bianchi, l'aggravamento del quadro sanitario spinge l'ex ministra a nuove esternazioni sul punto: “Di fronte ad uno scenario ormai molto probabile di una ulteriore crescita dei contagi dopo le feste, la strategia per garantire il ritorno a scuola in presenza a gennaio è costruita su due misure: mascherine Ffp2 e tracciamento. Dirigenti scolastici e famiglie stanno già segnalando alcune perplessità, sulle quali bisogna riflettere trovando soluzioni efficaci, rapidamente”.
Mascherine Ffp2 solo ad alcuni docenti: così non basta
Rispetto alle mascherine Ffp2, la deputata del M5S evidenzia alcune criticità: ”Non saranno distribuite a tutta la popolazione scolastica. Neanche a tutto il personale. Saranno, a quanto pare, fornite solo a docenti che sono a contatto con studenti che per qualche ragione sono esonerati dall’obbligo di mascherina. Un po’ poco. Capisco i timori di tanti, in queste ore”.
L'INTERVISTA ESCLUSIVA DI AFFARITALIANI.IT A LUCIA AZZOLINA:
Lucia Azzolina: "Mi batto per la scuola, anche se hanno tentato di ammazzarmi" |
Sul tracciamento le Regioni non possono farcela
Altrettanto pessimistica la visione sul tracciamento: “A inizio dicembre è già andato in tilt e i contagi erano un decimo rispetto ad oggi. Il promesso intervento dell’esercito non ha prodotto gli effetti sperati (fare tamponi in 400 scuole su 40 mila non può certo essere considerato risolutivo). Ora si dice che 'ogni Regione metterà a punto un nuovo dispositivo' per il tracciamento. Una pessima notizia. Stiamo chiedendo alle stesse Regioni che da un anno e mezzo arrancano di inventarsi dall’oggi al domani un nuovo piano per uno screening di massa su milioni di studenti. In pochissimi giorni. Un’attribuzione di responsabilità sui Presidenti di Regione non da poco. Mentre nel Paese mancano i tamponi e il personale per farli. Se questa è la situazione c’è da preoccuparsi”.
Per la scuola in presenza serve la volontà politica
L'ex ministra dell'Istruzione non si limita a segnalare i problemi, ma propone anche delle soluzioni alternative: “La prima e la più importante misura per garantire la scuola in presenza rimane la volontà politica di avere la scuola in presenza. E per fortuna c’è. Il Presidente del Consiglio Draghi non potrà che confermare la linea promossa in questi mesi e ribadita con chiarezza anche pochi giorni fa. Ma con i contagi che rischieranno di esplodere respingere l’assalto di chi vorrà chiudere tutto sarà molto difficile in assenza di nuove misure concrete e credibili”.
Sono due le linee di intervento delineate da Azzolina per salvaguardare sia la salute degli studenti che la didattica in presenza: “Siamo ancora in tempo, almeno per due operazioni: estendere in maniera massiccia la fornitura di mascherine Ffp2 e prorogare i contratti dei lavoratori Ata, fondamentali per organizzare anche il distanziamento. In Legge di Bilancio i fondi per i rinnovi sono stati reperiti solo parzialmente, lo sappiamo. Ma il Ministero può ancora decidere di utilizzarli subito per confermare tutti quei lavoratori fino al perdurare dello stato d’emergenza, in attesa poi di individuare ulteriori risorse. I Dirigenti scolastici, che mi contattano quotidianamente, attendono risposte”.