Ballottaggi, risultati clamorosi stando ai rumor. Conseguenze sul governo
Ballottaggi, grande ottimismo nel Pd e nel Centrosinistra. Ansia nel Centrodestra
Il voto per il Pd servirà a rilanciare la lotta contro le riforme del governo
Urne aperte in 101 comuni per il secondo turno delle elezioni amministrative. Il sentiment nel Pd e in generale nel Centrosinistra è ottimo e l'impressione è quella di una vittoria netta che possa rilanciare l'opposizione anche in chiave nazionale contro le riforme del governo: autonomia regionale differenziata, premierato e riforma della giustizia con la separazione delle carriere.
Le sfide principali ai ballottaggi saranno quelle di Firenze, Bari e Perugia ma da seguire anche Campobasso e Potenza oltre a Lecce e Caltanissetta. In tutto sono 14 i capoluoghi chiamati a scegliere il primo cittadino. Oggi i seggi resteranno aperti fino alle 23 per poi, lunedì, riaprire alle 7 e chiudere alle 15 quando partirà subito lo spoglio delle schede.
Il Centrosinistra, che ha vinto al primo turno in 10 capoluoghi, punta al bottino pieno mentre il Centrodestra, che ha incassato 5 capoluoghi quindici giorni fa, cerca di ribaltare il risultato o almeno di accorciare le distanze. Ma l'aria nei partiti di governo è quella di una sconfitta. Colpa anche dell'astensione che di solito penalizza maggiormente il Centrodestra.
A Firenze, la candidata Sara Funaro, forte del 43% ottenuto due settimane fa, affronterà il candidato del centrodestra Eike Schmidt, arrivato al 32,86%. Funaro nei giorni scorsi ha incassato l'appoggio del candidato degli M5S, Lorenzo Masi, e della candidata di Iv, Stefania Saccardi mentre il suo avversario potrà contare sul sostegno della 'ricostituita' Dc fiorentina e Toscana.
A Bari va in scena il campo largo dopo che il candidato del Pd, Vito Leccese, che al primo turno ha ottenuto il 48% dei voti, ha stretto accordo con Michele Laforgia che al primo turno era il candidato dei Pentastellati e di Avs. La sfida è a Fabio Romito che quindici giorni fa si è fermato al 29%. Salvo miracolo, la vittoria del Centrosinistra sembra sicura.
Per la poltrona a primo cittadino di Perugia, la partita è aperta e comunque vada da lunedì il capoluogo umbro avrà la prima sindaca della sua storia. Il duello è tra Vittoria Ferdinandi, appoggiata dal campo 'larghissimo' e Margherita Scoccia, sostenuta dal Centrodestra. Al primo turno Ferdinandi è arrivata avanti di una incollatura: 49% rispetto al 48.3% della rivale. Il Pd è ottimista e punta a strappare Perugia al Centrodestra puntando sull'astensione.
A Campobasso il candidato del centrodestra Aldo De Benedittis al primo turno ha sfiorato il 50% staccando di 16 l'avversaria Marialuisa Forte. Quest'ultima, però, ha ottenuto l'appoggio del candidato Pino Ruta, 20% di consensi ottenuti il 10 giugno e sostenuto da tre liste civiche. Qui sfida aperta.
Nella partita a sindaco di Lecce, il candidato della centrodestra, l'ex ministra Adriana Poli Bortoni ha mancato la vittoria al primo turno per un pugno di voti dopo il riconteggio, dovrà vedersela con il sindaco uscente Carlo Salvemini, candidato del centrosinistra. Anche in questo caso sfida aperta anche se il Centrodestra in questo si dice ottimista
Infine a Potenza la corsa a sindaco è tra Francesco Fanelli (centrodestra) e Vincenzo Telesca (centrosinistra). Nel primo turno Fanelli (Lega, vicepresidente uscente della Giunta lucana) ha raggiunto il 40,6% contro il 32,4 del consigliere comunale uscente Telesca. Il Pd è sicuro della rimonta e molto fiducioso.