Balneari, ennesima mossa di Meloni per salvarli. Una norma per fregare l'Ue

Maggioranza compatta: "Difendiamo le spiagge e il mare italiano". Bruxelles ha già sanzionato l'Italia, ora si rischia un'altra multa

di redazione politica
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Balneari, l'ultima spiaggia per il governo Meloni. Ecco il piano per la "scarsità di risorse"

Il governo Meloni sui balneari non molla. La maggioranza di destra é compatta e non vuole cedere alle pressioni dell'Europa. Meloni pensa ora ad una nuova norma proprio per superare i rilievi di Bruxelles. Si tratta - riporta Repubblica - di una disposizione-salvagente, da inserire in un decreto o più facilmente in un disegno di legge già all'esame delle Camere, con la quale si apre alla possibilità di mettere a bando la gran parte delle coste italiane al momento non oggetto di concessione: una percentuale di litorale che ammonterebbe a circa il 67 per cento, secondo una mappatura che adesso viene utilizzata per dimostrare che non esiste quella "scarsità di risorse" alla base della direttiva Bolkestein che il nostro governo, secondo Bruxelles, non sta rispettando.

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È una mano tesa - prosegue Repubblica - ai concessionari che fanno pressione su Palazzo Chigi. La premier Giorgia Meloni ne ha parlato tra gli altri con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, che già esulta: "Avanti compatti a difesa del lavoro, delle spiagge e del mare italiano". Ma è una soluzione che deve ancora passare il vaglio dei tecnici dell'Ue. Sul tavolo di un doppio vertice di Chigi anche la questione della ratifica del Mes. Meloni ha confermato che il via libera può arrivare solo se si concluderà positivamente il negoziato sul patto di stabilità, con condizioni maggiormente favorevoli per l’Italia.