"Barr qui per il Russiagate". La mail dell'Ambasciata Usa smentisce Vecchione
Il capo del Dis Vecchione ha parlato di "convenevoli generali". Ma Trump aveva mandato il suo uomo per un motivo ben preciso, ed è tutto scritto nero su bianco
Russiagate, "Barr è in vacanza in Italia", la scusa non regge più
La vicenda del Russiagate non è chiusa. Spuntano nuovi dettagli sugli incontri segreti tra il ministro della Giustizia Usa Barr e il capo del Dis Vecchione. La rivelazione del secondo summit in un ristorante romano fatta da Repubblica ha fatto riaprire il caso, anche se per il momento il Copasir ha scelto di non intervenire. Qualcuno ipotizza per non destabilizzare la Nato in questo difficile momento dovuto alla guerra in Ucraina, altri dicono per "mancanza di nuovi elementi". Ma intanto è spuntata una nuova prova su quegli incontri segreti che spiega chiaramente il vero motivo della visita del ministro di Trump in Italia.
Una mail - si legge su Repubblica - dal contenuto molto chiaro mandata dall'Ambasciata Usa: "Cerchiamo informazioni per il Russiagate". Poco dopo avviene l'incontro improvviso a Roma il 15 agosto 2019, nello stupore generale, con la giustificazione un po' surreale: "Barr è in vacanza da quelle parti". Vecchione poi convoca i direttori di Aise e Aisi per spiegare loro che 24 ore dopo avrebbero dovuto vedere Barr, che stava tornando in Italia per discutere del Russiagate, i due dirigenti italiani non nascondono il loro disappunto. Nulla sapevano e soprattutto nulla avevano da condividere. Vista la forma dell’incontro e la sostanza della vicenda. Vecchione forza e li convoca per iscritto. Ventiquattro ore dopo, seduti allo stesso tavolo, fanno mettere a verbale: "Nulla da dire sull’argomento".