Berlusconi presidente della Repubblica grazie ai grillini. Il rumor choc

Quirinale, Berlusconi capo dello Stato con il voto di 30 M5S? L'ipotesi: evitare il rischio voto e assicurarsi il vitalizio

Di Alberto Maggi
Silvio Berlusconi 
Politica
Condividi su:

QUIRINALE, BERLUSCONI PRESIDENTE ANCHE GRAZIE AI RENZIANI (VEDI ACCORDO A PALERMO E IN SICILIA)


"Onorato della mia candidatura. Non ho mai sollecitato il Colle. Nessuno giro a vuoto". Silvio Berlusconi è uscito allo scoperto svelando quello che ormai tutti sapevano: l'accordo nel Centrodestra con Matteo Salvini e Giorgia Meloni prevede, in cambio dell'impegno sul no alla riforma della legge elettorale in senso proporzionale e la conferma del maggioritario, la candidatura unitaria e compatta dell'ex premier e presidente di Forza Italia alla presidenza della Repubblica. Delle parole di Berlusconi quella più importante è quel "nessuno giro a vuoto", il che vuol dire che l'ex Cavaliere non intende assolutamente fare da candidato di bandiera.

Come ha scritto Affaritaliani.it, l'ipotesi più probabile è che il Centrodestra scriva sulla scheda da depositare nell'urna Maria Elisabetta Alberti Casellati alle prime tre votazioni, quando serve la maggioranza qualificata dei due terzi (solo il Mattarella bis o Mario Draghi potrebbero avere i numeri). Dal quarto scrutinio, quando basteranno 505 voti per salire sul Colle più alto di Roma, il Centrodestra potrebbe uscire allo scoperto votando Berlusconi. Ai 440 circa grandi elettori che sulla carta dovrebbero essere sicuri per l'ex Cav potrebbero aggiungersi i 41 di Italia Viva.

E infatti sono in molti a leggere l'accordo per il sindaco di Palermo e forse anche per la presidenza della Regione Sicilia, l'ormai famigerato Forza Italia Viva costruito da Davide Faraone e Gianfranco Miccichè, proprio in chiave Quirinale. Un'intesa elettorale che sposta i renziani al centro e gli ridà un ruolo chiave nella politica nazionale in cambio del sostegno a Berlusconi Capo dello Stato. Ma non finisce qui. La matematica non è un'opinione e, conti alla mano, considerando anche i voti in Parlamento di Matteo Renzi, per eleggere il leader di Forza Italia mancano circa venti voti. E' proprio di questa mattina una voce clamorosa che fa tremare i polsi alla sinistra e al Pd e che terrorizza i tanti nemici di Berlusconi, Marco Travaglio in testa. "Una trentina tra deputati e senatori del Movimento 5 Stelle, parlamentari di seconda fila e non esponenti di spicco, sarebbe pronta a votare Berlusconi presidente della Repubblica".

Il rumor insistente viene confermato da varie fonti, sia del Centrodestra sia dei giallo-rossi. Il motivo di questa scelta di una trentina di peones grillini sarebbe del tutto tattico e per niente politico. L'ex Cavaliere è assolutamente contrario alle elezioni politiche anticipate nel 2022 e vuole che Draghi termini il suo mandato a Palazzo Chigi. Eleggere Berlusconi al Quirinale (che ha più chance di candidati di sinistra come Prodi, Veltroni o Franceschini) consentirebbe quindi di evitare sicuramente il rischio voto, che ci sarebbe invece con Draghi al Colle come ha proposta anche Giuseppe Conte, permettendo ai parlamentari alla prima legislatura di arrivare a quel fatidico 4 anni, 6 mesi e un giorno in Parlamento che regalo il diritto al vitalizio. Insomma, tengo famiglia vale più delle storiche battaglie del vero leader grillino, Travaglio.