Pd, Bonaccini si è tatuato le sopracciglia: l'emblema di una sinistra vanitosa

Dalla sinistra Ztl a quella del ritocchino. Bonaccini si rifà le sopracciglia. Da Marx all’evoluzione delle sopracciglia tra i comunisti. Per forza vince Meloni

di Antonio Amorosi
Stefano Bonaccini
Politica

Bonaccini e le sopracciglia tatuate, “una volta leggevamo Marx oggi ci rifacciamo le sopracciglia. Bonaccini, sembra una puntata de... i Nuovi mostri di Striscia la Notizia”

Chi diventerà segretario del Pd? Il “duro” emiliano Bonaccini, la femminista gender fluid Schlein, la vecchia guardia De Micheli o Cuperlo l’intellettuale?

Stefano Bonaccini

E quali saranno le prime mosse, i temi chiave, del nuovo segretario? La povertà di milioni di italiani? L’impasse economica industriale? La disaffezione alle istituzioni? La crisi energetica? Gli elettori che disertano il voto, soprattutto quelli di sinistra? Non lo sappiamo. Di sicuro sappiamo che per il futuro segretario del Pd è diventato importante rifarsi le sopracciglia. Sì, perché il molto probabile futuro segretario nazionale del Pd, Stefano Bonaccini, l’ha fatto. Basta guardare le foto che abbiamo sottoposto a diversi militanti che in questi giorni lo hanno incontrato per la campagna che i candidati dedicano alla preparazione del congresso nazionale.

Avete notato, da qualche tempo, qualcosa di diverso nel volto di Bonaccini? Mostriamo due foto dicendo: trova le differenze!

“Ma che è, la settimana enigmistica?”, risponde Teo, vecchio comunista bolognese di origini lucane, poi continua irritato “ah sì le sopracciglia, ma a che serve ‘sta cosa in faccia?”.

“Oramai non li capisco più”, reagisce scocciato Claudio, toscanaccio sanguigno, anche lui comunista da una vita.

“Non era meglio puntare sulla sostanza”, risponde Dino, romano di Testaccio con una lunga militanza alle spalle, “una volta leggevamo Marx, oggi ci rifacciamo le sopracciglia. Abbiamo tanti di quei casini, invece che pensare a ‘ste caz..te... Bonaccini, sembra una puntata de... i Nuovi Mostri di Striscia la Notizia. Per forza poi vince la Meloni”.

  
                            Leoníd Breznev

Cambiano i tempi. Nessuno ricorda più le sopracciglia selvagge di un Brežnev o quelle di Stalin o anche solo di Achille Occhetto. Ve lo immaginate Berlinguer che si fa il ritocchino alle sopracciglia prima di parlare ai militanti? Ma vista anche la condizione di sfascio che vive il Partito democratico, surclassato in lungo e in largo dalla destra di Giorgia Meloni, l’estetica è diventata più che importante: determinante.

E’ probabile che Bonaccini abbia optato per un intervento di microblading, una tecnica di tatuaggio semi permanente che come dice la pubblicità “dona alle sopracciglia colore e pienezza, eliminando buchi e ricostruendo l’arcata con l’introduzione di pigmenti”. Non un intervento da niente. Anche perché non bastano semplicemente le sedute di tatuaggio ma servono cure successive e tanta attenzione. Vanno utilizzate cremine emollienti almeno tre volte al giorno, i peli delle sopracciglia che ricrescono vanno strappate per non creare una doppia sopracciglia o uno sbilanciamento del viso e quindi ci vogliono altre sedute dall’estetista.

Vladimiro Lenin e Joseph Stalin

Un segno dei tempi, il ritocchino. Nella società dello smartphone anche il segretario del Pd deve essere trendy con una figura laccata e curata. Anche il politico di sinistra deve dedicare molto tempo alla sua immagine. Lo ha capito prima di tutti Bonaccini che qualche anno fa si è rifatto il look, dedicando molte ore all’estetica: via il viso pacioso e grassoccio da emiliano mangia lasagne e tortellini, avanti con la barba curata da hipster, gli occhiali trasparenti a goccia e il piglio da duro de sinistra.

Stefano Bonaccini

L’altra volta ha addotto un problema di salute come giustificazione del perché di tante ore a fare ginnastica... e selfie. Ora ci auguriamo che il nostro governatorissimo non abbia altri problemi di salute che gli hanno imposto di rifarsi le sopracciglia.

Per capire le possibili reazioni anche degli uomini a lui più vicini ci siamo recati a Bologna, alla sede della Regione Emilia Romagna che Bonaccini guida da diversi anni. Ma non abbiamo avuto il coraggio di seguire il nostro proposito. Ci siamo fermati sotto la sede a parlare con un homeless che nel freddo polare di questi giorni dormiva tra le colonne della Regione. Le immagini sono più eloquenti di tante parole. Forse un vecchio segretario del partito avrebbe trovato del tempo per accorrere e capire la situazione, vedere il da farsi. Ma il tempo è tiranno quando c’è tutta questa estetica da curare.

Attenzione che se ti prende la mano poi finisci veramente alla trasmissione “I Nuovi Mostri” di Striscia la Notizia!

homeless SOTTO LA SEDE REGIONE EMILIA ROMAGNA

homeless SOTTO LA SEDE REGIONE EMILIA ROMAGNA

Stefano Bonaccini

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