Bonus energia: aiuti da 15mila euro di Isee in giù. Come funziona. I dettagli
Bonus energia, prime indiscrezioni sulla proposta lanciata da Enrico Letta
Il contributo potrebbe essere strutturato a fasce fino a un massimo del 40% per le spese sostenute per le famiglie con Isee particolarmente basso, probabilmente fino a 7 o 8 mila euro
E' avvolta nel mistero, finora, la proposta di "bonus energia" lanciata da Enrico Letta per contrastare il continuo aumento dei prezzi dei carburanti e delle bollette di luce e gas. Dal Partito Democratico spiegano che ci stanno lavorando e che i dettagli verranno annunciati a breve. Mentre il Centrodestra e i renziani di Italia Viva insistono sull'abbattimento di accise e Iva, da finanziare con un nuovo scostamento di bilancio, il Partito Democratico sta preparando un provvedimento che nelle intenzioni punta ad alleggerire i costi energetici per le famiglie con reddito medio-basso. Una misura che verrà annunciata nei prossimi giorni e presentata direttamente al premier Mario Draghi oltre che alle altre forze politiche della maggioranza.
Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, il "bonus energia" del Pd dovrebbe essere ancorato, come accade per l'assegno unico e per altri provvedimenti, all'Isee. In sostanza, sarà il reddito familiare a stabilire chi avrà un contributo dallo Stato e chi no. Dalle prime ipotesi e bozze di lavoro, il tetto massimo per ottenere il bonus potrebbe essere fissato a 15mila euro di Isee, oltre il quale non ci sarebbe alcun sostegno da parte dello Stato. Sotto i 15mila euro, il contributo potrebbe essere strutturato a fasce fino a un massimo del 40% per le spese sostenute per le famiglie con Isee particolarmente basso, probabilmente fino a 7 o 8 mila euro.
L'intervento dello Stato dovrebbe essere appunto un bonus per le bollette di luce e gas, probabilmente connesso anche al numero dei componenti della famiglia, da erogare in tempi rapidi (da valutare se attraverso l'Inps o altri canali) che abbatta in percentuale i costi energetici sostenuti. Si lavora anche sulla possibilità di un contributo per arginare il caro-carburante, anche se è ancora da capire come esattamente calcolare la spesa sostenuta da ogni singola famiglia. Infatti, il Pd vorrebbe differenziare tra spese per i carburanti essenziali, come lavoro e studio, da quelle non essenziali. Politicamente c'è da capire come reagiranno le altre forze politiche della maggioranza, visto che il Centrodestra, non solo la Lega ma anche Forza Italia, stanno puntando tutto sul taglio di accise e IVA, così come i renziani di Italia Viva. Ma, spiegano dal Pd, con il "bonus energia" si possono aiutare soprattutto le famiglie con maggiori difficoltà economiche, mentre la sforbiciata ad accise e IVA aiuterebbe tutti indipendentemente dal reddito.