Politica

Covid, in Italia record di morti: ma a cosa sono servite tutte le restrizioni?

l'opinione di Paolo Diodati

L’Italia è la nazione che ha avuto più morti tra quelle dell’Europa occidentale e quella che ha tuttora la ghettizzazione più spietata degli internati

Finalmente Speranza sarà contento: siamo primi

Collegandosi a www.thelancet.com cioè al sito di The Lancet che, insieme a Nature, è la rivista scientifica più prestigiosa, perché più sicura e attendibile, si possono trovare i dati, pubblicati due giorni fa, a partire dal 1/1/2020, al 31/12/2021, relativi ai morti per Covid, per nazione e anche per regione (vedi Estimating excess mortality due to the COVID-19 pandemic: a systematic analysis of COVID-19-related mortality, 2020–21 Wang et al., The Lancet). 

Dal confronto dei dati nazionali, si evidenzia immediatamente che l’Italia è la nazione che ha avuto più morti tra quelle dell’Europa occidentale. Se poi si sottolinea che s’è distinta, e si distingue, per estremismo nelle presunte linee di contenimento e di “distruzione del virus”, mediante l’internamento dei presunti untori, identificati nei ritenuti no-vax, fino ad infliggere loro la pena di morte civile, qualche domanda è del tutto lecito ripeterla innanzi tutto al ministro della Difesa Speranza e quindi a Mattarella, Conte e Draghi, che non hanno avuto il coraggio, tutti e tre insieme, di destituirlo, per manifesta incapacità.

La prima domanda: “Non trovate un po' strano che la nazione col maggior numero di vittime, sia proprio quella più rigida, più politicamente incaponita sulla linea di una rigidità che non ha mai concesso un minimo dubbio sulle decisioni “prese secondo la scienza, quella vera!”, la nazione che ha tuttora la ghettizzazione più spietata degli internati che non possono andare dal barbiere, né prendere un caffè seduti al freddo all’esterno di un bar e pure senza stipendio, perché ritenuti possibili untori? 

Non tutti gl’italiani hanno la memoria delle lumache: l’intervista di Perrino a Miozzo, grida vendetta: bisognerebbe inviarla ai Magnifici 4 che si sono riempiti la bocca con la Scienza, quella vera! Il Dr Miozzo, alla fine del suo incarico come coordinatore e portavoce del CTS, ribadì che “è nozione comune che sanno gli studenti di medicina, che non si effettuano autopsie su cadaveri che potrebbero infettare”. 

La seconda domanda: Mattarella ha avuto l’impudenza di parlare di “deriva antiscientifica”, facendo sue, le argomentazioni scientifiche “su basi politiche”, tipo: i plurivaccinati infettati non infettano, quindi, vaccinatevi! No, anzi, infettano in qualche caso, quindi vaccinatevi!  No, infettano ma meno di un infettato non vaccinato! Allora, vaccinatevi!” Beh, c’eravamo sbagliati: infettati plurivaccinati o non vaccinati, infettano allo stesso modo! Che diamine, non poteva essere altrimenti! Vaccinatevi”.

Mattarella, avrà mai il minimo dubbio sul percorso seguito dalla sua Scienza vera? Ha dovuto far sue, prima o poi, le conclusioni di quella che ha bollato come deriva antiscientifica. Infatti la deriva antiscientifica era l’attività mal vista o addirittura vietata, di quei medici che si sacrificavano per le cure alternative e domiciliari. Quelle che infine, sono state permesse, reintegrando i medici della mutua, nella loro attività, di parte attiva con i propri assistiti. 
 

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