Calenda: "Impossibile non parlare con Conte e il M5s". L'ultima inversione a U
Il leader di Azione apre ad un'alleanza con i grillini: "In Abruzzo corriamo insieme e ragioniamo anche sulla Basilicata"
Azione, Calenda: "Mai più da soli alle Regionali". Torna il campo largo
L'esito del voto in Sardegna ha provocato uno tsunami politico. Se da una parte il centrodestra si è spaccato con Meloni e Salvini che si accusano a vicenda per il flop, dalla parte delle opposizioni si stanno muovendo molte cose. Non solo la vittoria di Todde ha avvicinato Pd e M5s e si preannuncia un'alleanza sempre più strutturale in vista delle prossime tornate elettorali, ma c'è di più. Torna d'attualità il cosiddetto "campo largo" e ad aprire a questa strada che sembrava ormai chiusa è Carlo Calenda, uno dei soggetti politici più distante dal M5s per sua stessa ammissione. Ma il leader di Azione, sembra aver cambiato idea. "Alle Regionali - ha dichiarato dopo l'esito del voto - correre da soli, pur con un progetto come è successo in Sardegna e in Lombardia con Letizia Moratti, non è fattibile e non lo faremo più. Perché per un candidato terzo – nonostante l’8% in Sardegna e il 10% in Lombardia non siano da buttare – sono improponibili".
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"Anche per questo - prosegue Calenda - in Abruzzo siamo all’interno di una coalizione larga, con un candidato di grande competenza, per il quale ci stiamo spendendo molto. Stiamo facendo un ragionamento anche in Basilicata, solo che lì non si capisce niente". In Abruzzo, Azione partecipa alla coalizione che sostiene Luciano D’Amico col proprio simbolo e che include tutto il centrosinistra. Per il centrodestra, invece, corre il governatore uscente Marco Marsilio di Fratelli d’Italia. Dopo il successo di Todde in Sardegna a livello politico si è stravolto tutto e la maggioranza di governo è sempre più traballante.