Caso Cospito, la sinistra non sia ambigua con gli anarco-terroristi

C'è da sperare che i vari Letta e Fratoianni non stiano sostenendo la protesta di Alfredo Cospito solo per creare difficoltà a Giorgia Meloni

Di Pietro Mancini
Politica

Cospito, la sinistra non sia ambigua con gli anarco-terroristi

È inopportuno chiamare "anarchici" Cospito e i terroristi, che non si sa, esattamente, cosa vogliano… La vicenda ha richiamato alla mia memoria uno degli slogan di Sandro Pertini: “A brigante, brigante e mezzo!”.

L’amato Presidente socialista, dalla Resistenza agli anni di piombo, intendeva contrastare quei settori della gauche, che non avevano, con chiarezza, chiuso, come denunciò anche Giorgio Bocca, ogni contatto con gli “album di famiglia” della sinistra, compresi il “partito armato” e alcuni intellettuali convinti che occorresse schierarsi “né con lo Stato, né con le Brigate rosse”.

Spero che i Letta e i Fratoianni non stiano sostenendo la protesta di Cospito, detenuto al 41 bis dopo le condanne per gravi reati, non solo per creare difficoltà a Giorgia Meloni. Ma anche e soprattutto in base al principio, ambiguo, “nessun nemico a sinistra”. Sarebbe un errore e dimostrerebbe che gli attuali oppositori del centrodestra non hanno archiviato, nel 2023, posizioni ambigue, che in passato non hanno giovato allo sviluppo di un fronte libertario, riformista e garantista.

Ma senza se e senza ma, come fu Pertini, nella dialettica e nel confronto, aspro ma civile, con la maggioranza, laddove i proclami e le prove di forza non sono mai producenti. In primis, per lo sviluppo della democrazia e per la difesa delle istituzioni dalle minacce e dalle violenze.

P.S. In tutte queste visite in carcere dei deputati del Pd a Cospito, perché non gli hanno, mai, chiesto di pentirsi, dissociarsi e smetterla di guidare l’organizzazione terrorista internazionale, che ha, sempre, continuato a comandare, da dentro il carcere, in mezza Europa ?…

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