FdI 'avverte' Lega e Fi: "Il premier del Cdx lo esprime chi ha più voti"
La Russa (FdI): "Ovviamente per noi prima si vota e meglio è..."
La Russa (FdI): "Mi fa specie che l'unica possibilità di andare, finalmente, alle urne sia la conseguenza dei loro disaccordi e non la volontà di dare la parola agli italiani"
"Mi pare che i partiti della maggioranza avrebbero dovuto pensare di andare a elezioni per il bene degli italiani e invece, al massimo, pensano di doverci andare per l'impossibilità di proseguire con un'alleanza innaturale. Ovviamente per noi prima si vota e meglio è, ma mi fa specie che l'unica possibilità di andare, finalmente, alle urne sia la conseguenza dei loro disaccordi e non la volontà di dare la parola agli italiani, come avviene in tutta Europa, per potersi scegliere il governo". Con queste parole il senatore di Fratelli d'Italia Ignazio La Russa commenta l'ipotesi che il premier Mario Draghi anticipi la Legge di Bilancio per il 2023 a luglio per poi andare alle elezioni politiche a ottobre.
Alla domanda se alle prossime elezioni nel Centrodestra sarà ancora valida la storica regola che il presidente del Consiglio, in caso di vittoria, viene espresso dal partito della coalizione che prende più voti, La Russa risponde: "E' una regola non scritta e come tutte le regole non scritte vale fino a quando non se ne trova una diversa e condivisa".
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