Chi ha incastrato il generale Vannacci? Siluri, ma non solo dall'opposizione

Botta e risposta tra Crosetto e Salvini

Di Giuseppe Vatinno
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ROBERTO VANNACCI 
Politica

Sull’autore de “il mondo alla rovescia” sta piovendo di tutto ma non solo dall’opposizione

 

Il caso del generale Vannacci si arricchisce ogni giorno di nuovi fatti e restituisce il consiglio di non mettersi contro il mainstream.

Ma dietro all’attacco dell’autore de “Il mondo alla rovescia”, il libro che è stato in testa tra i più venduti di Amazon (250.000 copie) per molto tempo, non ci sono solo le opposizioni ed una certa parte politica con il suo codazzo di cattivi maestri e maestre ma anche un insospettabile: il ministro della difesa Guido Crosetto che pare avere un conto aperto con il generale.

L’ultima tegola è stata la “sospensione disciplinare dall’impiego per 11 mesi, con conseguente detrazione di anzianità e dimezzamento dello stipendio”, questa la misura adottata dal Ministro della Difesa Guido Crosetto nei confronti del suo generale a conclusione di un procedimento disciplinare iniziato lo scorso 30 ottobre.

L’avvocato dell’alto ufficiale, Giorgio Carta, ha spiegato che:

"La sanzione stigmatizza le circostanze della pubblicazione del libro 'Il mondo al contrario' che avrebbe asseritamene denotato 'carenza del senso di responsabilità' e determinato una 'lesione al principio di neutralità/terzietà della Forza Armata', 'compromettendo il prestigio e la reputazione dell'Amministrazione di appartenenza e ingenerando possibili effetti emulativi dirompenti e divisivi nell'ambito della compagine militare", come rende noto l’Adnkronos.

Se si trattasse solo di questo, a parte l’alto grado dell’ufficiale, non ci sarebbe molto da meravigliarsi. Ma dietro c’è ben altro. Vannacci è in procinto di essere candidato con la Lega alle europee e chi lo sta impallinando è un alleato stretto, anzi il co-fondatore di Fratelli d’Italia e cioè Crosetto.

“Domani”, riporta una “fortissima irritazione nei confronti di Crosetto” da parte della Meloni perché poi, concretamente, la “persecuzione” avvantaggia proprio il generale in una eventuale candidatura con la Lega alle Europee. Più gli dai addosso più la gente lo vota.

Crosetto, dal canto suo nega tutto e non si prende responsabilità dicendo che: “parliamo di procedimenti partiti mesi fa, che avvengono in modo automatico e che sono totalmente esterni all’input dell’autorità politica perché partono da un’autorità tecnica”. Poi ha aggiunto:

“Una volta che tutte le informazioni saranno disponibili magari i commenti saranno più appropriati”.

Crosetto è sul piede di guerra e dissotterrata l’ascia dice: “sto finendo le guance da porgere”.

Salvini aveva invece dichiarato: “un’inchiesta al giorno, siamo al ridicolo, quanta paura fa il generale? Viva la libertà di pensiero e di parola, viva le Forza Armate e le Forza dell’Ordine, viva uomini e donne che ogni giorno difendono l’onore, la libertà e la sicurezza degli italiani”.

Vannacci, al messaggio su X risponde: “Ringrazio chiunque mi esprima vicinanza, compreso il ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Continuerò ad andare avanti e a rivendicare libertà di espressione “.

Su X il senatore leghista Claudio Borghi ha efficacemente sintetizzato un sentire comune: “Ecco cosa succede a chi prova a dissentire dal pensiero unico. Cento inchieste, querele, sospensioni”.

Cosa stia accadendo realmente con Crosetto non è dato di sapere ma una cosa è certa: la posizione del ministro della Difesa sta finendo per danneggiare l’intera coalizione di centro-destra perché sta generando forti tensioni politiche che dopo la sconfitta in Sardegna e prima delle competizioni in Abruzzo e Basilicata non sono certo un buon viatico.