Commissario europeo, sfida Zaia-Urso. Meloni cede solo se avrà il Veneto

Il retroscena in vista delle elezioni europee. Nuovo derby Fratelli d'Italia-Lega

Di Alberto Maggi
Luca Zaia e Adolfo Urso
Politica

Salvini ha già ottenuto la riconferma di Attilio Fontana in Lombardia e potrebbe cedere il Veneto, in cambio però della promozione di Zaia a commissario europeo

 

L'appuntamento delle elezioni europee del 2024 non è importante solo per gli equilibri di governo, che potrebbero cambiare enormemente in base ai risultati, ma anche per la scelta del nuovo commissario europeo italiano che sostituirà Paolo Gentiloni. E nella maggioranza già si profila un derby, nuovamente tra Fratelli d'Italia e la Lega.

In corsa per il partito della presidente del Consiglio c'è il ministro del Made in Italy Adolfo Urso mentre per il Carroccio il Governatore del Veneto Luca Zaia, che, senza cambiamenti della legge in vigore, non potrà più correre per la guida della sua Regione. Una sfida aperta, dietro le quinte, che scalda e infiamma la maggioranza di Centrodestra. Meloni tiene molto a quel posto in Europa e lo ritiene essenziale per costruire la nuova maggioranza anti-sinistra a Bruxelles.



Ma Zaia è un moderato, europeista, e sarebbe una figura ideale per rappresentare l'Italia nella Commissione e gode anche del pieno sostegno del segretario e vicepremier Matteo Salvini. Il compromesso si potrebbe trovare con la presidenza della Regione Veneto a FdI, che non ha nessun Governatore del Nord. D'altronde i numeri delle Politiche parlano chiaro e FdI anche in Veneto è davanti alla Lega.

Salvini ha già ottenuto la riconferma di Attilio Fontana in Lombardia e potrebbe cedere il Veneto, in cambio però della promozione di Zaia a commissario europeo. La partita è complessa e dietro le quinte le trattative sono già cominciate. Forza Italia non si esprime e lascia che siano gli alleati a decidere, anche se l'europeismo di Zaia piace ad Antonio Tajani.

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