Commissione Esteri, eletta Stefania Craxi (FI): sfregio ai 5 Stelle
La senatrice di Forza Italia è stata eletta presidente, battuto Licheri (M5s), ma le sue posizioni in passato non sono state di certo filo Nato
Commissione Esteri, Stefania Craxi eletta presidente. Il silenzio su Putin
Stefania Craxi è stata eletta presidente della Commissione Esteri al Senato, battendo per 12 voti a 9 il grillino Licheri. Sarà quindi la figlia dell'ex premier Bettino ad occupare la prestigiosa poltrona che il suo predecessore è stato costretto a lasciare in seguito alle polemiche per il suo sostegno non nascosto a Putin. Ma la senatrice azzurra - si legge sul Domani - non ha idee molto diverse da Petrocelli sulla complessa situazione geopolitica attuale. Questo emerge dalle sue dichiarazioni del recente passato, quando affermava ad esempio in un evento pubblico che "la Crimea è da sempre stata terra russa".
Stefania Craxi, inoltre, - prosegue il Domani - raccontava che Putin ha il merito storico "di aver ridato orgoglio e identità alla Russia, è riuscito a riplasmare un’identità nazionale forte, in cui tutti possono ritrovarsi, che tiene insieme lo stemma e il nastrino zarista, l’inno sovietico con la vecchia musica e nuove parole». Una linea perfettamente berlusconiana. Dopo l’elezione, Craxi ha assicurato che sarà «atlantista». Lo scenario internazionale, ha scritto in una nota, «non consente tentennamenti ed equivoci di sorta e richiede al contempo un surplus di diplomazia». Nessun riferimento alle sue posizioni su Putin.
Stefania Craxi eletta presidente della Commissione Esteri del Senato, dubbi tra file Pd, risultato Commissione prevedibile
Un epilogo largamente prevedibile, quello della votazione per il presidente della Commissione Esteri del Senato. Fra i parlamentari del Pd si sottolinea come la condotta delle operazioni che hanno preceduto il voto da parte dei Cinque Stelle lasciasse intravedere all'orizzonte il sorpasso da parte del centrodestra, come poi e' avvenuto. Le cose sono apparse chiare ieri sera, durante e immediatamente dopo una riunione tra i capigruppo di maggioranza. Il centrodestra in quella sede ha rivendicato la presidenza della Commissione in modo esplicito. Dai Cinque Stelle si attendeva un passo che potesse disinnescare la trappola: la candidatura di Simona Nocerino, senatrice dal profilo piu' spiccatamente filo governativo. Si e' deciso, riferiscono invece fonti dem, di insistere su Ettore Licheri, "fornendo un pretesto ai partiti del centrodestra", e' il ragionamento.
Ora, il Movimento 5 Stelle, assieme al Pd e a Leu, totalizza 8 voti. Non c'era dunque speranza perche' la partita potesse essere vinta. E anche se c'e' chi indica in Giuseppe Cucca il nome che ha fatto pendere la bilancia dalla parte di Stefania Craxi, eletta presidente, i parlamentari dem non si sentono di gettare la croce sul senatore d'Italia Viva: "E' da ieri che si sapeva che avrebbero votato contro", si ribadisce. Per questo desta qualche sospetto la reazione dei Cinque Stelle che accusano il resto della maggioranza di volerli mettere ai margini: "Che si tratti di un modo per passare da vittime, di una narrazione studiata a tavolino?". La speranza dei dem, in ogni caso, e' che si tratti di una strategia destinata a durare fino alle prossime amministrative e non per i mesi che restano alla legislatura e che dovranno portare alle politiche del 2023.